Caso Loris: le indagini sul dramma del piccolo Loris non accennano a fermarsi. Secondo l’accusa Veronica Panarello ha agito da sola, però non può escludere che qualcuno l’abbia aiutata nella fase finale. Il Gip Claudio Maggioni ha convalidato il fermo della donna condannandola per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Ma nulla è lasciato in sospeso e il procuratore Carmelo Petralia e il sostituto Marco Rota hanno confermato che le indagini continuano nel tentativo di aggiungere altri particolari che completano la ricostruzione della vicenda.
Un punto da chiarire è infatti il motivo per cui Veronica si reca al Mulino tra le 8.33 e le 8.35, quando Loris era a casa ed era ancora vivo. Secondo la zia del marito era tutto premeditato e Veronica era forse andata a fare un sopralluogo. La polizia sta facendo inoltre accertamenti sui cellulari trovati durante una perquisizione nell’abitazione della donna, per vedere se ci sono sim attive. Durante la perquisizione i carabinieri hanno anche trovato la copia di un mazzo di chiavi della casa che Veronica aveva detto di avere perduto.
Ad essere convinto dell’innocenza della donna è l’avvocato Francesco Villardita, che la difende e dice: “Combatterò fino alla fine perché credo nella sua innocenza. Battagliero’ con mani, piedi e denti, anche perché ho ricevuto molti messaggi di solidarietà per lei. Non credo che l’opinione pubblica l’abbia già condannata, anzi. Secondo me c’è un’Italia divisa tra colpevolisti e innocentisti“. A favore di Veronica si è schierata la madre, che ha deciso di non abbandonare la figlia e crede che non abbia commesso l’atroce delitto.
Un’omelia del viceparroco, don Flavio, durante la messa ha detto: “Loris è in Paradiso, ha un compito importante perché è un angelo di Dio: preghiamo non per lui, ma preghiamo lui. Il male non avrà l’ultima parola su di noi. Non è il buio che ci fa paura, ma essere soli e non protetti”.
In paese ancora si parla della tragedia e si preannuncia un Natale certamente diverso dagli altri anni, con il pensiero fisso del bambino ucciso. Diversa è la situazione per Orazio Fidona, il “cacciatore” che ha trovato il bambino, che ha detto che non dimenticherà mai quell scena e che sogna Loris tutte le notti.