Il comune di Triora da cui dipende Monesi, stazione sciistica nei pressi di Imperia conosciuta e frequentata dagli sciatori e che vanta un paesaggio fantastico, ha emesso un’ordinanza davvero molto singolare: l’ordinanza vieta di praticare trekking, sci, arrampicate e anche ciaspolate fuori dalle piste. Il motivo per cui il comune ha emesso questa ordinanza è la salvaguardia del gallo forcello, che può essere disturbato dai rumori dei turisti.
Un’ordinanza che certo non è stata presa bene dai commercianti e dai proprietari delle strutture turistiche che vivono grazie alle loro attività, e che finora hanno portato in alto il nome di Monesi da tanto tempo considerata la “piccola Sestriere”. Il presidente dell’associazione Monesi Borgo Antico, Rinaldo Sartore, dice: “È come se in Riviera proibissero i bagni e le immersioni per salvaguardare l’accoppiamento di specie rare di pesci”. I commercianti e i cittadini che hanno sempre cercato di valorizzare il paese adesso vedono morire piano piano la piccola Monesi, che vede languire le entrate turistiche dei tanti appassionati di sci che ogni anno si sono riversati in questa splendida località.
L’ordinanza è stata promossa dai naturalisti, che affermano che il volatile potrebbe essere infastidito dalla massa di turisti che d’inverno arrivano a Monesi, e la polemica si accende, in attesa di trovare una soluzione pacifica che metta d’accordo entrambe le opinioni. Il gallo forcello, quindi, adesso rischia di rendersi antipatico anche agli abitanti del paese, che vedono diminuire i loro introiti a causa della sua presenza.
Ecco il commento di Monica Arnaldi, un’imprenditrice che gestisce il ristorante-albergo La vecchia Partenza:“Con queste misure assurde si rischia di far morire Monesi. Anche se il sindaco ritirerà l’ordinanza ormai il danno è fatto. La gente resterà condizionata e andrà da qualche alta parte a praticare gli sport invernali”. La contesa del gallo continua e trascina anche altri argomenti, quali quello della costruzione del secondo tratto di seggiovia, e molti chiedono perché si tenta di impedire l’accesso agli sportivi che amano sciare nella natura di Monesi quando sentieri naturali vengono battuti da motocross e quad, due elementi che inquinano l’aria e potrebbero essere dannosi per il territorio. Nei prossimi giorni vedremo le novità.