Una vicenda dolorosa ha scosso la comunità di Pietracatella, in provincia di Campobasso, nei giorni successivi alla Vigilia di Natale. Sara Di Vita, studentessa di 15 anni che frequentava il liceo classico, si è spenta nella notte all’ospedale Cardarelli di Campobasso dopo alcuni giorni caratterizzati da un progressivo peggioramento delle sue condizioni di salute.
Poco dopo è arrivata anche la notizia della scomparsa della madre, Antonella Di Ielsi, 50 anni, ricoverata nella stessa struttura in condizioni critiche. Il padre della ragazza si trova tuttora in ospedale, mentre la sorella maggiore, di 18 anni, non avrebbe manifestato sintomi. Secondo le prime informazioni, alla base di quanto accaduto ci sarebbe una grave intossicazione alimentare. L’ipotesi principale formulata dai sanitari riguarda una forma di epatite fulminante che potrebbe essere collegata al consumo di pesce, in particolare cozze, mangiate durante il pranzo della Vigilia.
Si tratta al momento di una ricostruzione preliminare, che dovrà essere confermata dagli accertamenti clinici e dagli esami disposti dalle autorità competenti. Sara aveva iniziato ad accusare un forte malessere già da un paio di giorni prima del ricovero. In un primo momento la giovane si era recata al pronto soccorso, da cui era stata dimessa dopo le valutazioni di rito.
Tornata a casa, però, le sue condizioni non sono migliorate e, nel pomeriggio successivo, il quadro clinico si è aggravato al punto da rendere necessario un nuovo accesso in ospedale. La ragazza è stata trasferita in Rianimazione, dove i medici hanno tentato ogni possibile terapia, ma nella serata è sopraggiunto il decesso.
Anche la madre, Antonella Di Ielsi, aveva manifestato sintomi simili nei giorni precedenti ed era stata ricoverata al Cardarelli. Le sue condizioni sono apparse fin da subito serie e, nonostante le cure intensive, la donna si è spenta poco dopo la figlia. Il padre, che avrebbe accusato disturbi più lievi, è tuttora sotto osservazione medica, mentre la sorella maggiore di Sara non avrebbe riportato conseguenze. La Procura di Campobasso ha aperto un fascicolo sull’accaduto e ha disposto l’autopsia sui corpi di Sara Di Vita e Antonella Di Ielsi, un passaggio fondamentale per chiarire con precisione le cause della loro scomparsa.
Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile del capoluogo molisano, coordinata dal dirigente Marco Graziano. In queste ore gli investigatori stanno raccogliendo documentazione sanitaria, ascoltando il personale medico e le persone informate dei fatti, oltre a ricostruire nel dettaglio i giorni precedenti al ricovero. L’intera comunità di Pietracatella si è stretta attorno alla famiglia, colpita da un evento improvviso che ha lasciato sgomenti amici, compagni di scuola e insegnanti. Sara era descritta come una ragazza solare e impegnata nello studio, mentre Antonella era molto conosciuta in paese. La vicenda riporta al centro dell’attenzione anche il tema della sicurezza alimentare e dell’importanza di approfondire tempestivamente sintomi persistenti, soprattutto quando coinvolgono più membri della stessa famiglia. Ora si attendono i risultati degli esami e dell’autopsia, che potranno fornire risposte decisive e chiarire eventuali responsabilità. Nel frattempo resta il dolore per una doppia perdita che ha segnato profondamente il territorio e acceso i riflettori su una storia che chiede verità e chiarezza.