Indagini a Parabiago: ospiti di RSA subiscono abusi, operatore ai domiciliari

Due anziani ospiti di una RSA a Parabiago sono stati vittime di maltrattamenti e abusi sessuali da parte di un operatore, ora agli arresti domiciliari, mentre proseguono le indagini per verificare ulteriori casi sospetti.

Indagini a Parabiago: ospiti di RSA subiscono abusi, operatore ai domiciliari

Le indagini partite dalla denuncia dei familiari hanno portato alla luce una serie di @busi quasi quotidiani su due ospiti ultraottantenni di una RSA a Parabiago, nel Milanese. L’operatore coinvolto, un uomo di 46 anni di origini peruviane, è stato posto agli arresti domiciliari per maltrattamenti e abusi sessuali su persone vulnerabili, come disposto dal Gip del Tribunale di Busto Arsizio su richiesta del pubblico ministero.

L’intervento dei carabinieri della compagnia di Legnano ha consentito di eseguire l’ordinanza e di raccogliere elementi fondamentali per ricostruire i fatti. Le prime segnalazioni risalgono all’ottobre 2025, quando i familiari di una delle vittime hanno notato lividi sospetti sul corpo dell’anziano, segnali che hanno immediatamente destato preoccupazione. La denuncia ha dato avvio a un’indagine che ha sfruttato intercettazioni ambientali e telecamere nascoste all’interno della struttura, permettendo di identificare anche la seconda vittima e di documentare un quadro di abusi ripetuti e sistematici.

Entrambi gli ospiti colpiti dagli episodi non erano in grado di difendersi né di comunicare quanto subivano autonomamente, a causa di patologie neurodegenerative che ne compromettevano le capacità cognitive e fisiche. Le autorità hanno sottolineato l’importanza di proseguire con ulteriori accertamenti. Saranno ascoltati non solo l’operatore arrestato e i suoi colleghi, ma anche i vertici della struttura e i familiari degli altri ospiti, per verificare se ci siano ulteriori casi sospetti da approfondire.

L’obiettivo è garantire la tutela di tutti gli anziani ospiti, individuando eventuali responsabilità e prevenendo ulteriori abusi. Il caso ha acceso un dibattito sulla sicurezza nelle RSA e sulla necessità di controlli più stringenti, soprattutto quando si tratta di persone fragili e con gravi patologie. La vicenda dimostra quanto sia fondamentale la vigilanza dei familiari e l’attenzione ai segnali anche apparentemente minori, come lividi o cambiamenti nel comportamento degli ospiti.

Le indagini in corso rappresentano un passo essenziale per assicurare giustizia alle vittim* e per rafforzare la protezione degli anziani nelle strutture residenziali. Le autorità locali e i carabinieri continueranno a monitorare la situazione, raccogliendo testimonianze e verificando l’operato della struttura, con l’intento di garantire che episodi simili non si ripetano e che i responsabili rispondano dei loro comportamenti. Nel frattempo, i familiari delle vittim* e la comunità si confrontano con il dol°re e lo smarrimento derivante da fatti di tale gravità, auspicando interventi concreti e tempestivi da parte delle istituzioni competenti.

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