In bici elettrica travolge un 15enne in monopattino a Corato: ragazzo in gravi condizioni

A Corato, un ragazzo di 15 anni è stato investito da una bici elettrica mentre era sul monopattino; il conducente si è dato alla fuga e il giovane si trova ora in gravi condizioni in ospedale, mentre le autorità indagano visionando le telecamere della zona.

In bici elettrica travolge un 15enne in monopattino a Corato: ragazzo in gravi condizioni

Un grave sinistro nel cuore di Corato, in provincia di Bari, ha riportato al centro dell’attenzione i rischi legati alla micromobilità e il tema dell’omissione di soccorso. Nella tarda serata di martedì 2 dicembre, intorno alle 22, un ragazzo di 15 anni è rimasto gravemente contuso in un contatto tra il monopattino su cui viaggiava e una bicicletta elettrica, il cui conducente è poi fuggito senza fermarsi.

Secondo le prime ricostruzioni, il giovane percorreva piazza Di Vagno e via Piccarreta, nel centro storico cittadino, quando è stato travolto da una e-bike condotta da un altro ragazzo che, dopo l’urto, si è dileguato tra i vicoli senza prestare alcun aiuto. L’impatto è stato particolarmente violento: il quindicenne è stato sbalzato a terra riportando traumi giudicati subito molto seri dai sanitari del 118 intervenuti in pochi minuti sul posto.Il ragazzo è stato inizialmente trasportato all’ospedale di Corato, dove è stato stabilizzato, ma il quadro clinico ha reso necessario un trasferimento d’urgenza al reparto di rianimazione dell’ospedale “Bonomo” di Andria.

Le sue condizioni restano critiche e i medici hanno emesso una prognosi riservata, mentre familiari e amici seguono con angoscia l’evoluzione delle prossime ore. Sul fronte investigativo, carabinieri e forze dell’ordine hanno avviato una vera e propria “caccia” al ciclista fuggito, con l’obiettivo di identificarlo e chiarire le sue responsabilità. Gli inquirenti stanno acquisendo e analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private presenti tra piazza Di Vagno e via Piccarreta, sperando che abbiano ripreso sia la collisione sia la via di fuga del responsabile.

In base alla normativa, anche chi guida una bici elettrica è considerato utente della strada e ha l’obbligo giuridico di fermarsi e prestare soccorso in caso di sinistro, con la possibile configurazione del reato di omissione di soccorso se si allontana senza aiutare la persona contusa. Nel caso di Corato, l’accertamento della dinamica e delle singole condotte sarà decisivo per l’eventuale contestazione di reati quali lesioni stradali e appunto omissione di soccorso.

L’episodio ha scosso profondamente la comunità locale, dove cresce il dibattito sul modo in cui monopattini e bici elettriche vengono utilizzati nelle strette vie del centro storico. Residenti e commercianti lamentano da tempo velocità eccessive, scarsa attenzione alle regole di circolazione e convivenza difficile tra pedoni, biciclette, monopattini e auto, un mix che in contesti urbani densi può trasformarsi in un fattore di rischio sistemico, soprattutto nelle ore serali.

Da un lato, questo incidente mette in luce la necessità di controlli più frequenti, campagne di sensibilizzazione e magari interventi strutturali sulla viabilità delle zone più delicate del centro. Dall’altro, chiama in causa direttamente la responsabilità individuale di chi utilizza mezzi di micromobilità, spesso percepiti come “innocui” ma in realtà in grado di provocare conseguenze gravissime se gestiti con superficialità. In attesa di sviluppi sulle indagini e di notizie confortanti dal reparto di rianimazione di Andria, a Corato prevalgono silenzio e preoccupazione. La speranza condivisa è che il quindicenne possa superare questa prova e che dal dramma scaturisca una riflessione collettiva, capace di tradursi in comportamenti più prudenti e in scelte amministrative che rendano le strade del centro storico più sicure per tutti, a partire dai più giovani.

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