Garlasco, il dna di Sempio sotto le unghie di Chiara Poggi? La perizia che potrebbe riscrivere la storia del delitto

Nella mattinata di ieri 26 Novembre è arrivata una pec a firma della dottoressa Denise Albani, alla caselle di posta elettronica dei consulenti della Procura di Pavia, dell'indagato Andrea Sempio e della famiglia Poggi.

Garlasco, il dna di Sempio sotto le unghie di Chiara Poggi? La perizia che potrebbe riscrivere la storia del delitto

Potrebbe essere arrivata davvero ad una svolta, e sarebbe a dir poco clamoroso, la vicenda del delitto di Chiara Poggi la ragazza a cui è stata tolta la vita nel 2007 a Garlasco, in provincia di Pavia. Dopo la riapertura delle indagini, eseguite anche con tecniche non disponibili all’epoca e soprattutto nel 2014, circostanza che poi portò nel 2015 alla condanna defintiva per il delitto di Alberto Stasi all’epoca fidanzato della Poggi, gli inquirenti hanno capito che potrebbero esserci stati degli errori nella fase di quelle indagini. E quindi i fascicoli si sono riaperti arrivando nuovamente a sentire la versione dei fatti di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, Marco Poggi, e frequentatore secondo la Proura della villetta di via Pascoli dove abitava Chiara.

Proprio Andrea Sempio negli ultimi mesi è stato al centro di serrate indagini da parte della Procura di Pavia, in queste settimane è stato nuovamente prelevato il suo dna e comparato con quello presente sulla scena del delitto. I risultati che sono arrivati hanno dell’incredibile e potrebbero riscrivere per intero la storia del delitto. Infatti nella mattinata di ieri 26 Novembre sia alla pec (posta elettronica certificata) dei consulenti della Procura di Pavia, dell’indagato Andrea Sempio e della famiglia Poggi è arrivata la comunicazione delle analisi sul dna svolte dalla dottoressa Denise Albani, genetista della Polizia Scientifica incaricata dalla gip della Procura di Pavia, Daniela Garlaschelli, nell’ambito dell’incidente probatorio cominciato circa sette mesi fa. Dalle analisi emergerebbe la “piena concordanza” tra l’aplotipo Y rilevato nel 2007 su due unghie di Chiara Poggi e la linea paterna del profilo biologico dell’indagato, ovvero Andrea Sempio.

Compatibilità di 12 marcatori su 16

Secondo quanto si legge nella pec inviata alle parti dalla dottoressa Albani, 12 marcatori su 16 sarebbero compatibili con quelli della famiglia di Sempio. La stessa dottoressa nel verbale di udienza ci ha tenuto a specificare che questo dna comunque non indica una persona specifica.

“Non potrò mai dire, e ci tengo a sottolinearlo, che quel profilo è di Tizio, perché è proprio concettualmente sbagliato essendo un aplotipo. A prescindere dal caso specifico, quello che si può sicuramente fare è una valutazione partendo però dal presupposto di tutto quello che ci siamo detti prima e che quello che si può andare a evidenziare è un contesto familiare di appartenenza, ma sicuramente non va a individuare una singola persona” – afferma nel verbale la dottoressa Albani. Comunque le analisi hanno portato ad una concordanza  tra il dna Y della famiglia Sempio con quello trovato sulle unghie di Chiara Poggi.

L’analisi è stata svolta sul dna nucleare Y che come risaputo si utilizza per poter rilevare la linea paterna, mentre l’X viene utilizzato per tracciare la linea paterna. In sostanza la nuova indagine ribalta completamente quanto stabilito dal genetista Francesco De Stefano, perito della Corte d’Appello bis che riteneva questo stesso dna “non consolidato”. La difesa di Sempio comunque non è preoccupata dall’esito di queste indagini, in quanto come spiegano Liborio Cataliotti e Angela Taccia, legali di Sempio, e i loro periti, Armando Palmegiani e Marina Baldi, “le indiscrezioni riguardano meri dati biostatistici e non una perizia completa: anche ove fossero stati correttamente interpretati, non saremmo né sorpresi né preoccupati” – hanno riferito i professionisti della difesa di Sempio.

Lo stesso Andrea Sempio all’apprendimento di questa notizia si è detto molto “amareggiato” dichiarandosi ancora una volta innocente per quanto riguarda il delitto di Chiara Poggi. Sempio, lo ricordiamo per dovere di cronaca, era stato scagionato nel 2007 ritenuto quindi non colpevole. Anche secondo la famiglia di Chiara Poggi questi dati biostatistici su Sempio non sono “consolidati” e per loro addirittura “nulli”.

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