Giovane apprendista perde la vita dopo un gravissimo episodio in una falegnameria

Un ragazzo di 15 anni è morto in Turchia dopo un episodio estremamente grave avvenuto sul posto di lavoro; un collega è stato arrestato e le autorità stanno verificando il coinvolgimento di altre persone.

Giovane apprendista perde la vita dopo un gravissimo episodio in una falegnameria

Un episodio di particolare gravità si è verificato a Bozova, distretto della provincia turca di Şanlıurfa, dove un giovane apprendista di 15 anni ha perso la vita in seguito a ciò che è accaduto all’interno della falegnameria in cui stava svolgendo il proprio percorso formativo. La ricostruzione dei fatti, diffusa dai media locali, descrive una situazione che ha suscitato forte sconcerto in tutto il Paese, sia per le circostanze sia per l’età del ragazzo coinvolto.

Secondo quanto riportato, durante una giornata di lavoro l’adolescente sarebbe stato bloccato da alcuni colleghi per quello che avrebbe dovuto essere unoscherzo. Tra questi, Habip Aksoy è stato indicato dagli inquirenti come la persona che avrebbe avuto un ruolo diretto nell’episodio. L’atto compiuto ai danni del 15enne è stato descritto dalle autorità come gravissimo e incompatibile con qualsiasi contesto professionale. L’intervento sarebbe avvenuto utilizzando un tubo collegato a un compressore presente nel laboratorio, circostanza che – passando per il retto a calzoni abbassati – ha provocato danni interni particolarmente seri all’intestino del ragazzino (“esploso“).

Dopo quanto accaduto, il ragazzo è stato trasportato d’urgenza in ospedale e ricoverato in terapia intensiva, dove i medici hanno tentato ogni possibile intervento per stabilizzarlo. Le condizioni, tuttavia, sono progressivamente peggiorate fino al decesso, avvenuto il 19 novembre 2025, cinque giorni dopo il ricovero.

La notizia ha rapidamente attirato l’attenzione dell’opinione pubblica turca. Sul fronte giudiziario, Habip Aksoy è stato inizialmente fermato, poi rilasciato con obbligo di firma e successivamente arrestato nuovamente dopo la scomparsa del giovane. Gli inquirenti stanno esaminando con attenzione il caso per definire la tipologia di reato da contestare e per valutare la posizione di eventuali altre persone presenti al momento dell’episodio. L’indagine resta aperta e sono in corso verifiche per chiarire eventuali ulteriori responsabilità.

Le reazioni in Turchia sono state immediate. Diversi esponenti politici hanno sottolineato la necessità di rafforzare i controlli sulle condizioni in cui operano i minorenni inseriti in percorsi di apprendistato, un tema ancora molto discusso in alcune regioni del Paese. Anche la famiglia del ragazzo ha espresso grande amarezza per quanto accaduto e ha chiesto che venga fatta piena chiarezza. L’episodio ha riacceso il dibattito sul lavoro giovanile, sulle tutele necessarie e sull’importanza di strutture formative adeguate, capaci di garantire un ambiente sicuro e controllato. La comunità locale, scossa dall’accaduto, attende ora l’esito delle indagini per comprendere come sia stato possibile che una dinamica così grave si verificasse in un luogo destinato alla formazione professionale di ragazzi così giovani.

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