La tranquillità della mattina del 9 novembre è stata interrotta da un grave scontro frontale lungo la tangenziale sud di Bergamo, nel tratto che attraversa Stezzano. Lo scenario, descritto dai primi soccorritori come particolarmente complesso, ha visto coinvolte una Mercedes e un furgoncino Citroën Berlingo.
Secondo le prime ricostruzioni fornite dai Carabinieri, la Mercedes viaggiava in direzione di Seriate, mentre il Berlingo procedeva verso Curno. Alla guida della Mercedes c’era Clinton Sala, 23 anni, residente a Melzo, in provincia di Milano. Accanto a lui, sul sedile del passeggero, viaggiava l’amico Denis Cannata, 21 anni, originario di Lodi.
I due ragazzi stavano percorrendo il tratto di tangenziale quando, secondo quanto emerso, l’auto avrebbe superato una Hyundai nonostante la presenza della doppia linea continua, finendo contro il furgoncino che sopraggiungeva nella direzione opposta. Sul Berlingo viaggiavano Oscar Angioletti, 62 anni, di Zanica, e suo fratello Giuseppe, 64 anni. L’impatto è stato violento e ha richiesto l’intervento immediato dei soccorsi.
Sul posto sono giunti diversi mezzi del 118, i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine. Clinton Sala e Oscar Angioletti hanno perso la vita sul colpo, mentre Denis Cannata, trasportato d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, è spirato poco dopo nonostante i tentativi dei medici di salvarlo. Giuseppe Angioletti, invece, si trova ancora ricoverato in gravi condizioni. Le operazioni di soccorso sono proseguite per ore, con la tangenziale chiusa al traffico per consentire i rilievi e la rimozione dei veicoli.
La dinamica dell’accaduto è ora al vaglio dei Carabinieri di Bergamo, che stanno cercando di capire le ragioni del sorpasso azzardato in un tratto dove la visibilità è ridotta e la segnaletica orizzontale vieta espressamente tale manovra. Proprio in quel punto, nel febbraio scorso, si era verificato un altro episodio simile, costato la vita a un giovane di Stezzano.
La comunità di Melzo, Lodi e Zanica è profondamente scossa da quanto accaduto. Amici e conoscenti dei tre giovani hanno espresso incredulità e dolore sui social, ricordando il loro sorriso e la loro voglia di vivere. A Zanica, intanto, molti cittadini si sono stretti attorno alla famiglia Angioletti, molto conosciuta in paese. Questo nuovo episodio riporta l’attenzione sulla sicurezza delle tangenziali e sulla necessità di interventi mirati per prevenire manovre pericolose nei tratti più critici. Il punto in cui è avvenuto lo scontro, infatti, è già noto per la scarsa visibilità e per l’assenza di barriere centrali.