Dick Cheney, addio a una figura chiave della politica americana contemporanea

Dick Cheney, ex vicepresidente degli Stati Uniti durante le amministrazioni di George W. Bush, si è spento all’età di 84 anni dopo complicazioni legate a una polmonite.

Dick Cheney, addio a una figura chiave della politica americana contemporanea

Richard Bruce Cheney, noto a tutti come Dick Cheney, è scomparso all’età di 84 anni a causa di complicazioni legate a una polmonite e ad altre condizioni di salute che lo avevano accompagnato negli ultimi anni della sua vita. Figura tra le più incisive e discusse della politica statunitense dei primi anni Duemila, Cheney è stato il 46esimo vicepresidente degli Stati Uniti, ricoprendo il ruolo dal gennaio 2001 al gennaio 2009 al fianco del presidente George W. Bush.

Una posizione che, grazie al suo peso politico e alla sua esperienza, lo trasformò in un protagonista assoluto di una fase storica segnata da trasformazioni epocali. Nato nel 1941 a Lincoln, nel Nebraska, Cheney iniziò la sua carriera pubblica come assistente al Congresso, per poi affermarsi rapidamente nelle istituzioni federali. La sua competenza in ambito militare e strategico lo portò a ricoprire incarichi di primo piano: sotto l’amministrazione Ford fu capo dello staff della Casa Bianca, mentre tra il 1989 e il 1993 servì come segretario della Difesa sotto George H. W. Bush.

In quel periodo supervisionò, tra le altre operazioni, la prima guerra del Golfo, consolidando la sua immagine di leader pragmatico e deciso nella politica estera. Il momento più noto — e controverso — del suo percorso politico arrivò però dopo le elezioni del 2000. Con l’amministrazione Bush Jr., Cheney divenne uno dei principali architetti delle risposte statunitensi agli eventi successivi all’11 settembre 2001, influenzando direttamente le scelte in materia di sicurezza nazionale, intelligence e interventi militari all’estero.

Le operazioni in Afghanistan e in Iraq portarono il suo nome al centro del dibattito internazionale, definendo una linea d’azione che continua ancora oggi a essere oggetto di analisi e valutazioni contrastanti. Fu anche una figura di rilievo nel dibattito interno al Partito Repubblicano, sostenitore di una politica estera fortemente assertiva e di una struttura dei poteri esecutivi più ampia e incisiva.

Il suo stile e il suo approccio hanno contribuito a modellare profondamente l’immagine degli Stati Uniti nel mondo in un’epoca segnata da sfide globali complesse. Sul piano personale, Cheney era sposato dal 1964 con Lynne Vincent, conosciuta ai tempi della scuola. La coppia ha avuto due figlie: Elizabeth, che ha seguito le orme paterne in politica, e Mary, divenuta un riferimento per la comunità LGBTQ+ negli Stati Uniti. Negli ultimi decenni, la salute di Cheney è stata segnata da difficoltà importanti: nel corso della sua vita ha subito diversi infarti e nel 2012 si era sottoposto a un trapianto di cuore.

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