Disabile sequestrato a Moncalieri: ore di paura nel fiume Po

Un ragazzo disabile di 15 anni è stato sequestrato e sottoposto a soprusi da due coetanei a Moncalieri, prima di essere portato nel fiume Po; le indagini dei Carabinieri sono in corso.

Disabile sequestrato a Moncalieri: ore di paura nel fiume Po

Un episodio che ha scosso la comunità di Moncalieri ha visto protagonista un ragazzo di 15 anni affetto da disabilità, vittim@ di un sequestro seguito da gravi soprusi da parte di due coetanei. La vicenda, avvenuta nei pressi di Torino, ha avuto luogo durante una serata che doveva essere di svago, trasformandosi invece in ore di grande preoccupazione per la famiglia.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, i due giovani, di 15 e 16 anni, hanno attirato il ragazzo con l’inganno, fingendosi amici, e lo hanno costretto a subire azioni intimid@torie all’interno di un’abitazione. Il giovane è stato chiuso in una stanza per diverse ore, e successivamente obbligato a compiere alcune azioni sotto pressione. Dopo questo momento, i ragazzi lo hanno portato nei pressi del fiume Po, dove è stato fatto entrare nell’acqua.

La madre ha sottolineato il sollievo per la sopravvivenza del figlio, ma ha chiesto giustizia per quanto accaduto. Le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato le indagini. I Carabinieri stanno raccogliendo testimonianze e valutando tutti gli elementi della vicenda, comprese le circostanze in cui il ragazzo è stato attirato e le modalità con cui si sono svolti i fatti.

Le autorità hanno sottolineato che le indagini sono ancora in corso e che ulteriori dettagli saranno resi disponibili non appena possibile. Il racconto della madre, riportato da Today, evidenzia il clima di tensione e preoccupazione vissuto dalla famiglia.Io sapevo che mio figlio era a dormire dal nonno e che non era mai arrivato; noi l’abbiamo scoperto solo al mattino. Ringrazio Dio che mio figlio è vivo, voglio solo giustizia. Hanno compiuto gesti gravemente intimid@tori su di lui e poi lo hanno portato nel Po,” ha spiegato la madre, sottolineando l’angosci@ di una notte che avrebbe dovuto essere normale e che invece è diventata fonte di grande apprensione.

Gli esperti sottolineano quanto sia fondamentale fornire supporto psicologico immediato alle vittime, in particolare quando si tratta di adolescenti con disabilità, e garantire che le famiglie ricevano assistenza durante le indagini. La vicenda ha richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema della sicurezza dei giovani e sull’importanza di prevenire comportamenti intimid@tori tra coetanei.

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