Castelnuovo del Garda: uomo si toglie il braccialetto di sorveglianza e pone fine alla vita dell’ex compagna

A Castelnuovo del Garda una donna di 33 anni, Jessica Stapazzolo Custodio de Lima, è stata trovata senza vita nella sua abitazione. L’ex compagno, già sottoposto a misure cautelari per episodi precedenti, è stato arrestato.

Castelnuovo del Garda: uomo si toglie il braccialetto di sorveglianza e pone fine alla vita dell’ex compagna

Un nuovo episodio di cronaca scuote la comunità di Castelnuovo del Garda, nel Veronese. Nella notte tra il 27 e il 28 ottobre, Jessica Stapazzolo Custodio de Lima, 33 anni, è stata trovata priva di vita nella propria abitazione. Le indagini dei carabinieri hanno portato al fermo dell’ex compagno, Douglas Reis Pedroso, 41 anni, già noto alle forze dell’ordine per episodi di violenz@ domestica.

Sarebbe stato proprio l’uomo, secondo quanto riportato dalla procura, a contattare i militari manifestando l’intenzione di compiere un gesto estremo, circostanza che ha portato alla scoperta del corpo. Le autorità hanno ricostruito un quadro complesso. L’uomo, di origini brasiliane come la donna, era già stato arrestato nell’aprile del 2025 per aver @ggredito la compagna, episodio che aveva portato all’imposizione del divieto di avvicinamento e all’applicazione del braccialetto elettronico.

Tuttavia, al momento del fermo non lo indossava più. Gli inquirenti stanno cercando di capire quando e come se ne sia disfatto. Il dispositivo di emergenza in dotazione a Jessica è stato ritrovato in un garage a Ponti sul Mincio, a pochi chilometri di distanza.

Jessica viveva da circa un anno e mezzo nella casa acquistata da Reis Pedroso e aveva una figlia di dieci anni nata da una precedente relazione. In passato aveva già chiesto aiuto ai carabinieri, segnalando comportamenti preoccupanti da parte dell’ex compagno. Quest’ultimo era noto anche per l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti, e aveva diversi procedimenti penali in corso per maltrattamenti e lesioni.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha definito la vicenda «un fatto che lascia sgomenti», evidenziando come l’uomo fosse già sottoposto a più provvedimenti restrittivi. Anche il segretario generale della Uil Veneto, Roberto Toigo, è intervenuto ricordando che si tratta del sessantacinquesimo caso dall’inizio dell’anno e invitando a non abbassare la guardia sulla tutela delle donne. «È necessario insegnare il rispetto fin dalla scuola e nelle famiglie – ha dichiarato – perché non possiamo abituarci a questi episodi».

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