Innovazione senza confini: le ultime novità di Apple, Samsung e Google

Apple, Samsung e Google continuano a spingere i limiti della tecnologia mobile, tra sensori fotografici rivoluzionari, dispositivi pieghevoli, strumenti di migrazione tra ecosistemi e soluzioni per la realtà mista.

Innovazione senza confini: le ultime novità di Apple, Samsung e Google

Negli ultimi mesi, il mondo della tecnologia mobile continua a muoversi a ritmi serrati, con Apple, Samsung e Google che spingono su innovazione, design e funzionalità sempre più avanzate. Apple si conferma protagonista con nuovi sensori fotografici, dispositivi pieghevoli in sviluppo e strumenti per semplificare la migrazione tra ecosistemi, mentre Samsung punta su esperienze immersive con i propri visori e occhiali intelligenti e gestisce con attenzione l’evoluzione della One UI e di Android. Google, dal canto suo, rafforza l’ecosistema Android con aggiornamenti rapidi, strumenti per la privacy e la realtà mista, ampliando le possibilità di interazione tra utenti e dispositivi. Questo periodo di innovazioni segna una fase cruciale per chi cerca tecnologia all’avanguardia, con prodotti che non solo migliorano le funzionalità esistenti ma aprono la strada a nuove esperienze quotidiane, dalla fotografia professionale alla realtà aumentata.

Mondo Apple

Fotocamera quadrata da 18 megapixel: l’iPhone 17 complica il debutto di Adobe Project Indigo

Il nuovo sensore frontale dell’iPhone 17, un inedito modulo quadrato da 18 megapixel, sta creando non pochi grattacapi agli sviluppatori di Adobe, costretti a ritardare il rilascio dell’aggiornamento di Project Indigo, l’app sperimentale dedicata alla fotografia realistica. Il team guidato da Boris Ajdin ha confermato che il problema riguarda la compatibilità con la nuova fotocamera, in particolare con la gestione dei metadati e dell’orientamento dell’immagine, elementi che interferiscono con gli algoritmi di elaborazione di Indigo. Apple ha già individuato una possibile soluzione, che verrà inclusa in iOS 26.1, ma fino a quel momento Adobe potrebbe decidere di disattivare temporaneamente la fotocamera frontale all’interno dell’app. Il sensore quadrato, introdotto per consentire scatti in verticale e orizzontale senza perdita di risoluzione, rappresenta uno dei maggiori salti tecnologici nella serie iPhone, offrendo una versatilità finora mai vista nei selfie e nelle videochiamate. Tuttavia, l’adozione di un formato inedito ha generato incompatibilità con alcune applicazioni di terze parti, tra cui proprio Project Indigo, che punta a un’elaborazione delle immagini più fedele e naturale rispetto ai tradizionali sistemi di fotografia computazionale. Adobe ha assicurato che il supporto arriverà “al più presto”, e la patch in arrivo da Apple dovrebbe risolvere definitivamente la questione. In attesa dell’aggiornamento, gli utenti iPhone 17 dovranno quindi accontentarsi della fotocamera nativa, mentre Indigo continua a perfezionare la propria tecnologia per offrire un’esperienza sempre più vicina a quella di una vera fotocamera professionale.

Apple iPad pieghevole: il sogno del tablet flessibile si allontana tra costi elevati e sfide ingegneristiche

Il progetto dell’iPad pieghevole di Apple sembra attraversare una fase di stallo tecnico ed economico: secondo le più recenti indiscrezioni, il dispositivo — sviluppato in collaborazione con Samsung e dotato di un maxi display flessibile da 18 pollici — starebbe affrontando difficoltà legate al peso e alla complessità del pannello, che ne avrebbero spinto il debutto dal 2028 fino al 2030; il tablet, ispirato al concept del Huawei MateBook Fold, potrebbe raggiungere un prezzo vicino ai 4.500 euro e pesare oltre un chilogrammo e mezzo, rendendolo poco pratico per l’uso quotidiano; nonostante l’obiettivo di ridurre al minimo le pieghe del display e offrire un design futuristico, il rischio è che il progetto finisca per essere rimandato o addirittura accantonato, come già accaduto per altri esperimenti ambiziosi del colosso di Cupertino, segno che anche per Apple il mondo dei dispositivi pieghevoli resta ancora un terreno complesso e costoso da conquistare.

AppMigrationKit: la nuova chiave di Apple per migrare facilmente tra iOS e Android

Apple sta lavorando a una svolta storica nella gestione dei dati tra dispositivi mobili: con l’introduzione di AppMigrationKit, presto sarà possibile trasferire in modo semplice e diretto informazioni e contenuti tra iOS e Android. Il framework, che debutterà con iOS 26.1 e iPadOS 26.1, consentirà agli sviluppatori di creare un’integrazione fluida tra i due ecosistemi, eliminando la necessità di applicazioni di terze parti e riducendo i passaggi richiesti per completare la migrazione. AppMigrationKit permetterà di esportare o importare i dati delle app in pacchetti preconfigurati, inclusi quelli salvati nel cloud, così da garantire un’esperienza coerente e senza interruzioni durante il passaggio a un nuovo dispositivo. Apple introdurrà inoltre una nuova voce nel menu Impostazioni > Generali, chiamata “Trasferisci ad Android”, mentre Google lavorerà a un’opzione speculare per il trasferimento verso iPhone e iPad, segnando un’inedita collaborazione tra i due colossi per migliorare l’esperienza utente. Sebbene la funzione sia ancora in fase beta, gli sviluppatori possono già testarla per adattare le proprie applicazioni. AppMigrationKit rappresenta un passo significativo verso un ecosistema più aperto, dove la libertà di scelta dell’utente non sarà più limitata da barriere tecniche o operative.

Apple Vision Pro M5: la produzione si sposta in Vietnam tra strategia e diversificazione

Il nuovo Apple Vision Pro, equipaggiato con il chip M5, segna non solo un aggiornamento tecnologico, ma anche un cambio significativo nella strategia produttiva di Apple. Per la prima volta, il modello M5 riporta l’etichetta “Product of Vietnam”, confermando lo spostamento della produzione dal tradizionale impianto cinese. Questa scelta rappresenta un passo importante nel percorso di diversificazione della catena di approvvigionamento, riducendo la dipendenza da un singolo paese e mitigando eventuali rischi legati a dazi o tensioni geopolitiche. Secondo Bloomberg, questa mossa non riguarda solo la riduzione dei costi o dei dazi: è un segnale strategico della volontà di Apple di rafforzare la resilienza della propria supply chain e di prepararsi a una produzione più distribuita per i prossimi anni. L’azienda punta a espandere il suo portafoglio di visori e dispositivi indossabili, e la diversificazione geografica della produzione diventa cruciale per supportare la crescita senza creare colli di bottiglia.

iPhone Air: Apple riduce la produzione per scarsa domanda

L’iPhone Air, il nuovo modello ultrasottile di Apple, sta registrando una risposta del mercato inferiore alle aspettative, con scarsa domanda nei principali mercati, inclusa la Cina, portando l’azienda a pianificare una significativa riduzione della produzione. Nonostante l’interesse iniziale al momento del lancio, le vendite si sono rapidamente ridotte, evidenziando come le caratteristiche innovative e l’integrazione dell’intelligenza artificiale non siano state sufficienti a stimolare l’acquisto. Gli analisti prevedono che Apple taglierà la produzione dell’iPhone Air di circa un milione di unità entro la fine del 2025, compensando con un aumento della produzione dei modelli iPhone 17 e 17 Pro, confermando così la necessità per l’azienda di adattare rapidamente la strategia produttiva in base alla reale accoglienza dei consumatori.

Apple prepara l’iPhone “Flip”: il pieghevole a conchiglia potrebbe arrivare nel 2028

Secondo le ultime indiscrezioni, Apple starebbe sviluppando un iPhone pieghevole a conchiglia, soprannominato “iPhone Flip”, previsto per il 2028. La società di Cupertino avrebbe già avviato i contatti con i fornitori per i componenti chiave, ma il progetto è ancora in fase iniziale e dovrà affrontare sfide importanti, tra cui la gestione dei segni di piega sul display flessibile e la progettazione della cerniera. Questo dispositivo rappresenterebbe il terzo esperimento pieghevole di Apple, dopo l’iPhone “Fold” in stile Galaxy Z Fold e l’iPad pieghevole ancora in sviluppo. Come da tradizione della compagnia, i dettagli concreti restano scarsi, ma l’obiettivo è proporre un prodotto innovativo e di alta qualità, anche se arriverà sul mercato dopo i concorrenti.

Mondo Samsung

Interruzione temporanea della One UI 8 e Android 16: Samsung corregge un imprevisto

Samsung ha sospeso temporaneamente la distribuzione della One UI 8 basata su Android 16 per diversi dispositivi, tra cui le serie Galaxy S23, S24, S25 e i pieghevoli Galaxy Z Fold 5/6 e Galaxy Z Flip 5/6. La decisione, annunciata lo scorso 21 ottobre, non ha specificato le regioni coinvolte né i motivi precisi, ma sembra legata all’individuazione di un bug significativo che richiede correzione prima della ripresa del rollout. Gli utenti che hanno già installato l’aggiornamento possono continuare a utilizzarlo normalmente, mentre chi non l’aveva ancora scaricato dovrà attendere. L’episodio ricorda situazioni simili del passato, come il ritardo nella distribuzione della One UI 7, e suggerisce che Samsung preferisce sospendere temporaneamente gli update per garantire stabilità e sicurezza prima di rendere disponibile la versione aggiornata a tutti gli utenti.

Samsung prepara gli occhiali Android XR con Google: eleganza, intelligenza e realtà aumentata quotidiana

Samsung ha svelato i primi dettagli dei suoi futuri occhiali Android XR, frutto di una collaborazione diretta con Google e con due marchi iconici del mondo eyewear, Warby Parker e Gentle Monster, che contribuiranno a fondere tecnologia e moda in un unico prodotto; pensati per un utilizzo quotidiano e naturale, gli occhiali offriranno funzioni basate sull’intelligenza artificiale come traduzione simultanea, comandi vocali e assistenza alla navigazione, proponendosi come alternativa raffinata ai Meta Ray-Ban e aprendo la strada a una nuova categoria di accessori connessi, in cui il design resta discreto ma le funzioni XR diventano parte integrante della vita reale, con possibili varianti più evolute in arrivo nel 2026.

Mondo Google

Android 16 QPR2 Beta 3.1: Google corre ai ripari e risolve il boot loop dei Pixel

Dopo le segnalazioni di numerosi utenti, Google ha rilasciato la nuova build di Android 16 QPR2 Beta 3.1 per porre rimedio ai problemi di boot loop riscontrati con la precedente Beta 3, che aveva reso inutilizzabili diversi smartphone Pixel. L’aggiornamento è ora in distribuzione e arriva in due varianti: la versione vBP41.250916.010 dedicata ai Pixel 6 (compreso il modello 6A) e la vBP41.250916.010.A1 per tutti gli altri modelli compatibili. La patch corregge l’anomalia che impediva ai dispositivi di avviarsi correttamente, consentendo di tornare alla piena operatività senza necessità di formattare. Google ha anche fornito una serie di soluzioni per chi si trovasse ancora con il telefono bloccato: alcuni device potrebbero “autoripararsi” grazie al sistema di partizionamento A/B introdotto negli ultimi anni, che consente di passare automaticamente alla versione stabile del firmware dopo più tentativi di avvio falliti. In alternativa, è possibile procedere manualmente tramite il sideload dell’immagine OTA della Beta 3.1 in modalità recovery, collegando il Pixel al computer via USB. L’azienda raccomanda comunque di non installare versioni sperimentali su dispositivi contenenti dati sensibili, ricordando che i programmi Beta servono proprio a individuare e correggere problemi prima del rilascio pubblico. Con questo aggiornamento, Google dimostra la rapidità della propria risposta ai feedback della community, rafforzando la fiducia degli utenti nello sviluppo di Android 16 e nella stabilità delle future release del sistema operativo.

Google Wallet porta i Live Update ai viaggi: informazioni sempre a portata di mano

Google Wallet integra i Live Update, permettendo agli utenti Android di visualizzare in tempo reale dettagli su voli, treni ed eventi direttamente sulla schermata di blocco, senza dover aprire l’applicazione; questa funzione, disponibile anche sui dispositivi Samsung Galaxy con One UI 8 e Google Play Services aggiornati alla versione 25.41, semplifica la gestione dei viaggi rendendo immediatamente accessibili tutte le informazioni più importanti e garantendo un’esperienza più fluida e aggiornata per chi si sposta frequentemente. 

Google introduce la modalità “History Off Search” su Android

Finalmente l’applicazione Google per Android si prepara a ricevere una funzione simile al classico “modo incógnito” già presente da anni su iOS. Nella versione beta 16.42.61.sa.arm64, il nuovo toggle è stato chiamato “History Off Search”, posizionato direttamente sopra la tastiera per facilitare l’attivazione e garantire che tutte le ricerche vengano eseguite in modalità privata. Quando attivata, la navigazione avviene tramite una finestra di Google Chrome in modalità incognita, assicurando che il percorso di ricerca non venga registrato nel dispositivo. Contestualmente, la nuova versione introduce miglioramenti legati all’uso dell’intelligenza artificiale: un’icona “+” nella barra di ricerca permette di attivare automaticamente il Modo IA caricando immagini da galleria o fotocamera, trasformando ogni richiesta in un’esperienza di ricerca assistita dall’IA.

Gboard rivoluziona il layout: addio ai tasti di virgola e punto

Google ha introdotto in Gboard un’opzione facoltativa che consente di rimuovere i tasti dedicati a virgola e punto dalla riga inferiore della tastiera. La scelta permette di eliminare uno solo dei due tasti o entrambi, lasciando così più spazio alla barra spaziatrice, utile per inserire rapidamente il punto con un doppio tocco. Curiosamente, il tasto per gli Emoji può rimanere attivo anche se la virgola viene nascosta, facilitando l’accesso alle faccine a scapito di uno dei segni di interpunzione più utilizzati. Per inserire la virgola, resta comunque necessario aprire il layout secondario dei simboli tramite il tasto ?123. L’opzione, disponibile nelle impostazioni di Gboard sotto Preferenze, sembra essere un aggiornamento lato server e non è attiva di default. Google precisa inoltre che i tasti di punteggiatura appaiono solo nelle lingue che li richiedono, evitando elementi superflui per chi non ne fa uso. Non è chiaro il motivo alla base di questa scelta, ma resta evidente l’intento di rendere l’interazione più flessibile e personalizzabile, dando agli utenti la possibilità di adattare la tastiera alle proprie esigenze di digitazione.

Android XR: le prime app che trasformano la realtà mista

Con il lancio del Galaxy XR, Samsung introduce Android XR, la piattaforma che porta la realtà mista sui visori di nuova generazione. Tra le prime applicazioni disponibili, Google Maps XR offre un’esperienza immersiva in 3D per esplorare città e luoghi con una prospettiva completamente nuova. Per gli appassionati di sport, NFL Pro Era consente di vivere simulazioni realistiche con licenza ufficiale NFL, mentre Inside [Job] di Owlchemy Labs guida gli utenti nell’interazione con il sistema XR, affiancando titoli già noti come Vacation Simulator e Job Simulator. Google ha inoltre predisposto versioni ottimizzate di app fondamentali come YouTube, Google TV, Google Foto, Meet e la funzione Cerchia e cerca, garantendo un accesso immediato ai contenuti preferiti in realtà mista. Completano l’offerta oltre cinquanta esperienze create ad hoc da partner come Adobe, Calm, Fox Sports e MLB, insieme a piattaforme di streaming come Crunchyroll, HBO Max e Peacock, confermando Android XR come un ecosistema pronto a integrare intrattenimento, produttività e creatività in un unico ambiente immersivo.

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