Il mondo della tecnologia, dei social, in particolare, è spesso criticato ma in alcuni casi può essere molto utile. Farsi un selfie, quindi scattare una foto di sé stessi, può rappresentare la propria via di salvezza. Un selfie, quindi una foto che è stata la salvezza per un uomo, scomparso da tre giorni in un bosco, di cui non si avevano più notizie. Proviamo a ricostruire la sua storia.
Seguendo la ricostruzione dei fatti avvenuti, l’uomo sarebbe partito un giovedì mattina per un’escursione nei boschi sopra Bolzano ma non avrebbe fatto più ritorno a casa. Durante questa escursione, ha deciso di scattarsi un selfie per poi subito dopo perdere l’equilibrio cadendo nel canalone. I conoscenti, preoccupati, hanno cominciato a diramare l’allarme.
A quel punto, sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Pordenone insieme alla squadra cinofila e all’elicottero che sorvegliava la zona. L’uomo è stato avvistato e capito dove fosse proprio grazie al selfie che ha scattato per poi inviare ai conoscenti. Non si sa come, ma è riuscito a sopravvivere per tre notti nel bosco, anche se non riusciva più a muoversi.
Soltanto nella giornata di sabato pomeriggio, intorno alle 14.30, l’uomo è stato ritrovato proprio grazie al selfie dopo le ricerche dei mezzi di soccorso. L’uomo è stato portato in salvo grazie all’elicottero per cui i soccorritori hanno calato il verricello per riuscire così a tirarlo fuori dal canalone dove era caduto nei giorni precedenti.
In seguito, è stato portato al campo sportivo di Andreis dove lo attendeva l’ambulanza per accertarsi delle sue condizioni e trasportarlo in ospedale. Al nosocomio, dove è ricoverato tuttora, l’uomo si presenta in gravi condizioni, ma fortunatamente non in pericolo di vita. Possiamo dire che, in questo caso, il selfie che si è scattato è risultato provvidenziale per la sua salvezza anche a distanza di giorni.