Somma Vesuviana: gravissimo epilogo per la donna picchiata con una mazzuola dal marito

Dopo oltre due mesi di ricovero, Olena Georgiyivna Vasyl’yeva, 60 anni, non ce l’ha fatta: era stata aggredit@ con una mazzuola dal marito, che aveva inscenato una rapin@ in casa.

Somma Vesuviana: gravissimo epilogo per la donna picchiata con una mazzuola dal marito

A Somma Vesuviana, nella provincia di Napoli, si è concluso con un esito dramm@tico il caso di Olena Georgiyivna Vasyl’yeva, donna di 60 anni di origini ucraine, che lo scorso 3 agosto era stata aggredit@ con una mazzuola dal marito, un uomo di 70 anni. La donna era stata trasportata in gravissime condizioni al Camaldoli Hospital di Napoli, dove è rimasta ricoverata fino a oggi, giovedì 16 ottobre, quando il suo quadro clinico non ha più lasciato spazio a speranze.

L’@ggressione era stata inizialmente camuffata dall’uomo come una rapin@ in casa. Era stato proprio il marito a chiamare il 112 quella mattina, sostenendo che un intruso aveva colpito la donna. I soccorritori del 118 avevano immediatamente constatato la gravità delle ferite e portato la donna in ospedale. Parallelamente, i carabinieri di Castello di Cisterna, sotto la direzione della Procura di Nola, avevano iniziato le indagini, insospettiti dalla versione dell’uomo.

Nel corso di un’indagine serrata durata circa 12 ore, i militari hanno raccolto prove e incongruenze nel racconto dell’uomo. Durante l’interrogatorio, il 70enne ha infine ammesso di aver colpito la moglie con la mazzuola, confermando così i sospetti iniziali. Il 6 agosto, era stata emessa nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in c@rcere con l’accusa di tentato omicidio.

Con l’evolversi dei fatti, le accuse nei suoi confronti sono destinate a essere aggravate. Il caso ha suscitato profondo sconcerto nella comunità locale, evidenziando quanto sia delicata la gestione della violenz@ domestica e quanto possano essere pericolosi i tentativi di depistaggio. La situazione di Olena Georgiyivna, purtroppo, non ha permesso di recuperare le condizioni di salute iniziali nonostante le cure intensive e l’assistenza ospedaliera.

La vicenda richiama l’attenzione sull’importanza di strumenti efficaci per la protezione delle persone più vulnerabili nelle proprie abitazioni. Le autorità hanno sottolineato l’importanza di un intervento tempestivo e coordinato tra forze dell’ordine e servizi sanitari, oltre alla necessità che la comunità sia attenta ai segnali di rischio. Questo episodio mette in luce l’urgenza di politiche e strumenti di prevenzione della violenz@ domestica, così da evitare che situazioni simili possano ripetersi.

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