Dal 9 ottobre 2025 entra in vigore la seconda fase della normativa europea sui bonifici istantanei, un passo cruciale per completare l’universalizzazione di questo servizio in tutta l’area SEPA.
La principale novità riguarda l’obbligo per banche e prestatori di servizi di pagamento di verificare che il nome del beneficiario coincida con l’IBAN indicato dal cliente, grazie al sistema Verification of Payee (VoP). Questo controllo automatico, che deve essere effettuato prima dell’autorizzazione della transazione, punta a ridurre errori e frodi, garantendo che i pagamenti, che arrivano a destinazione in pochi secondi e non sono revocabili, siano indirizzati correttamente. La misura completa il percorso iniziato lo scorso 9 gennaio, quando le banche erano già obbligate ad accettare bonifici istantanei e a non applicare commissioni superiori a quelle dei bonifici tradizionali.
Con la seconda fase, gli utenti potranno finalmente inviare e ricevere bonifici istantanei in tutta Europa, inclusi i pagamenti online, allo sportello o dai bancomat, e il servizio sarà esteso anche a banche di paesi che non adottano l’euro e ad altri prestatori di servizi di pagamento entro il 2027. L’introduzione del VoP rappresenta un passo avanti per la sicurezza dei pagamenti, ma le associazioni dei consumatori mettono in guardia dagli aspetti critici di questa modalità di pagamento.
L’associazione Codici segnala come il tasso di frodi sui bonifici istantanei sia aumentato del 90% su base annua, diventando uno strumento privilegiato per truffe online. Il controllo preventivo riduce il rischio di inviare denaro all’IBAN sbagliato, ma non elimina completamente le possibilità di raggiro, considerando che la transazione è immediata e non revocabile. L’associazione raccomanda quindi di verificare sempre la correttezza dei dati del destinatario e di valutare l’impostazione di un limite massimo per i bonifici istantanei, per ridurre i rischi.
In caso di frode, il rimborso non è automatico e spesso richiede la denuncia o azioni legali, con il supporto di associazioni come la succitata Codici che offrono assistenza legale e consulenza. Anche Assoutenti sottolinea i rischi legati alla rapidità delle operazioni: la mancanza del cosiddetto “cooling period” elimina il tempo tecnico in cui si potrebbe verificare la legittimità della transazione e annullarla, rendendo quasi impossibile recuperare somme inviate in caso di raggiro.
I dati di Banca d’Italia confermano questa vulnerabilità: l’incidenza delle frodi sui bonifici istantanei ha raggiunto lo 0,057%, contro lo 0,0015% dei bonifici ordinari, una differenza significativa che riflette l’aumento delle truffe via web, email, WhatsApp e social network. Nonostante i rischi, i bonifici istantanei rappresentano un progresso importante nella digitalizzazione dei pagamenti, consentendo trasferimenti rapidi e senza costi extra. La normativa europea punta a rendere questo strumento più sicuro e accessibile, ma l’assenza di revocabilità e di tempi tecnici di controllo richiede agli utenti attenzione, prudenza e consapevolezza. La combinazione di rapidità e controlli obbligatori rappresenta un equilibrio tra innovazione e sicurezza, fondamentale per l’evoluzione dei pagamenti elettronici in Europa.