Bambina di 5 anni racconta comportamenti inappropriati del nonno: madre e figlia tutelate dalle autorità

Una bambina di 5 anni ha raccontato comportamenti inappropriati del nonno; madre e figlia sono ora tutelate in una struttura protetta e il caso è al vaglio della giustizia.

Bambina di 5 anni racconta comportamenti inappropriati del nonno: madre e figlia tutelate dalle autorità

Una vicenda familiare a Bergamo è al centro di un procedimento giudiziario che coinvolge un uomo di 67 anni, accusato di comportamenti inappropriati nei confronti della nipotina di 5 anni e di molestie verso la nuora. La situazione è emersa quando la bambina ha confidato alla madre di aver subito attenzioni indesiderate da parte del nonno, descrivendo episodi che le hanno provocato dolore fisico.

La madre, preoccupata, ha immediatamente contattato la pediatra e ha portato la figlia al pronto soccorso, dove i medici hanno riscontrato un’abrasione nella zona genitale, confermando l’urgenza di tutelare la minore. La mamma della bambina aveva già in passato tentato di limitare i contatti con il suocero, in seguito a telefonate e messaggi con contenuti inappropriati, compresi materiali fotografici non richiesti.

In quel contesto, la donna aveva cercato di scoraggiare ogni forma di comportamento indesiderato, ma la situazione è diventata critica con la confessione della figlia. Per garantire la sicurezza immediata, madre e figlia sono state trasferite in una struttura protetta, dove possono ricevere supporto e assistenza adeguata. L’indagine ha portato all’avvio di un processo con accuse di natura sessuale e di lesioni nei confronti della bambina, e di molestie verso la madre.

Le autorità giudiziarie e sanitarie hanno collaborato per accertare i fatti e garantire la protezione delle due donne, assicurando un percorso di supporto psicologico e legale. Questo caso sottolinea l’importanza della tempestività nell’intervento e del supporto alle famiglie quando emergono segnalazioni di comportamenti inappropriati.È significativo come la vicenda sia stata scoperta grazie alla capacità della bambina di confidarsi con la madre e alla prontezza della donna nell’agire, evitando che la situazione potesse peggiorare.

La collaborazione tra operatori sanitari, forze dell’ordine e strutture protette ha permesso di intervenire con rapidità, creando un ambiente sicuro per entrambe. Inoltre, l’attenzione posta sulla protezione della bambina consente di affrontare l’episodio senza esporla ulteriormente a rischi o pressioni, rispettando la sua privacy e il suo benessere emotivo. Questo caso mette in evidenza anche l’importanza di sensibilizzare le famiglie e gli adulti di riferimento sui segnali che possono indicare comportamenti inappropriati nei confronti dei minori. La prevenzione passa dalla capacità di ascolto e dalla prontezza nel rivolgersi a professionisti qualificati, che possano intervenire con misure adeguate. Il supporto psicologico per la bambina e per la madre rimane una componente fondamentale del percorso di tutela, permettendo loro di affrontare l’esperienza e ricostruire un senso di sicurezza. 

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