Un episodio inquietante si è verificato nei pressi del capolinea della metropolitana di San Donato Milanese, dove una giovane di 20 anni è riuscita a liberarsi da un incontro finito male con un uomo di 38 anni. I due si erano conosciuti su Telegram e avevano fissato il loro primo appuntamento, che purtroppo si è trasformato in una situazione di grave disagio per la ragazza.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo avrebbe bloccato la porta dell’auto e costretto la giovane in una condizione di forte rischio. Nonostante il panico, la 20enne è riuscita a difendersi, sferrando un pugno e riuscendo a fuggire. Subito dopo ha registrato un video mentre l’uomo si allontanava, fornendo così agli investigatori elementi preziosi per la sua identificazione.
I carabinieri hanno condotto rapide indagini basandosi su riconoscimenti fotografici, immagini delle telecamere di sorveglianza e testimonianze, tra cui quella della stessa ragazza. La combinazione di questi elementi ha permesso di risalire all’identità dell’uomo e alla sua auto, portando al suo arresto. L’uomo è ora detenuto a San Vittore con accuse che comprendono tentata rapina aggravata e possesso di oggetti atti a offendere.
L’indagine ha evidenziato come il 38enne avesse precedenti per fatti analoghi. Già lo scorso marzo era stato condannato per un episodio simile, con modalità riconducibili a quelle appena avvenute. Nel provvedimento si parla di una condotta definita dagli inquirenti «sistemica e molto pericolosa», con particolare attenzione all’uso delle piattaforme social per entrare in contatto con donne. La sua recidiva ha reso necessario un intervento immediato delle autorità per tutelare potenziali altre persone a rischio. Il coraggio e la prontezza della giovane hanno avuto un ruolo determinante nell’evoluzione positiva della vicenda. Sfuggire dalla situazione e documentare quanto accaduto ha permesso alle forze dell’ordine di agire rapidamente, garantendo la sicurezza della ragazza e contribuendo alla giustizia.
Gli investigatori sottolineano come la combinazione di segnalazioni dirette, prove fotografiche e video sia fondamentale in casi di questo genere per risalire ai responsabili.