Professore in ospedale per il rifiuto di una sigaretta: il racconto della figlia

Roberto Betto, professore di Bassano del Grappa, ha avuto un episodio violento mentre si trovava vicino alla scuola per una questione legata a una sigaretta, ma le sue condizioni sono stabili grazie a un intervento medico tempestivo e alla sua prontezza di riflessi.

Professore in ospedale per il rifiuto di una sigaretta: il racconto della figlia

Lunedì mattina, una telefonata della vicepreside ha sconvolto Francesca Betto e la madre: il padre, il professore Roberto Betto, si trovava in ospedale dopo un’aggressione avvenuta davanti al liceo Brocchi di Bassano del Grappa.

Il docente era stato avvicinato da uno sconosciuto che gli aveva chiesto una sigaretta; al rifiuto, l’uomo lo ha colpito alle spalle, causando contusioni che hanno richiesto un immediato intervento medico. Francesca racconta che la statura e la corporatura robusta del padre hanno contribuito a limitare la gravità delle conseguenze. Le contusioni hanno richiesto un trasferimento in Neurochirurgia all’ospedale di Vicenza, dove i medici hanno dovuto rimuovere un frammento – del coltello in ceramica – rimasto sottocutaneo e un altro incastrato in una vertebra.

L’intervento è stato delicato, ma fortunatamente non sono stati compromessi organi vitali come polmoni o aorta. Durante tutto il percorso di cura, il professore è rimasto vigile e cosciente, confortando la famiglia con la sua presenza e lucidità. Francesca ricostruisce la dinamica dei fatti: quel giorno il padre aveva seguito il consueto giro mattutino tra tabaccheria e scuola per seguire gli esami di riparazione.

Mentre fumava, uno sconosciuto gli ha chiesto una sigaretta; al rifiuto, l’uomo ha finto di allontanarsi per poi tornare e colpirlo. All’inizio, Roberto Betto ha pensato si trattasse di uno scherzo di un collega, ma toccandosi la schiena ha capito la gravità della situazione e ha chiesto aiuto. Nonostante l’aggressione subita, il docente ha dimostrato grande calma, preoccupandosi più della sicurezza altrui che di sé stesso, suscitando ammirazione nella figlia e nella comunità scolastica.

Attualmente, il professore resterà ancora qualche giorno in ospedale a Vicenza per monitoraggio, prima del trasferimento all’ospedale di Bassano. La comunità scolastica ha vissuto momenti di grande preoccupazione, ma la stabilità delle condizioni di Roberto Betto ha portato sollievo e un senso di gratitudine per la sua pronta ripresa. La vicenda mette in luce anche l’importanza della prudenza e della sicurezza nei pressi degli istituti scolastici, così come la forza e la lucidità del docente nel gestire una situazione improvvisa e potenzialmente pericolosa.

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