Mercoledì mattina il Terminal 1 di Malpensa è stato teatro di un episodio che ha generato forte apprensione tra passeggeri e personale aeroportuale. Un uomo di 28 anni, originario del Mali e titolare di permesso di protezione internazionale sussidiaria valido fino al 2027, ha cosparso di liquido infiammabile il desk del check-in numero 13 e lo ha preso a martellate.
L’area è stata immediatamente evacuata per motivi di sicurezza, ma fortunatamente non si sono registrati feriti. L’intervento tempestivo del personale di sicurezza e della Polizia di Frontiera (Polaria), unitamente ai vigili del fuoco del presidio aeroportuale, ha permesso di domare rapidamente le fiamme. Il fumo generato dall’incendio ha reso necessario isolare la zona e evacuare temporaneamente il terminal, garantendo comunque la continuità del traffico aereo senza particolari disagi.
Le immagini dell’episodio, rilanciate dai passeggeri sui social, hanno mostrato l’uomo bloccato mentre tentava di danneggiare ulteriormente la struttura. Le prime ricostruzioni indicano che l’uomo non era un passeggero e non possedeva una carta d’imbarco.
Negli ultimi giorni era già stato protagonista di episodi di violenza: martedì era stato denunciato dai carabinieri di Milano per aver rotto le vetrine di un negozio con un martello e successivamente si era allontanato dall’ospedale Niguarda, dove era stato portato per accertamenti. Ancora da chiarire il percorso che lo ha portato fino a Malpensa e le motivazioni alla base del gesto. Il 28enne si trova attualmente in camera di sicurezza a Varese e dovrà comparire giovedì in tribunale a Busto Arsizio per l’udienza di convalida del fermo.
In quella sede avrà facoltà di chiarire le proprie responsabilità e rispondere alle domande del giudice. Le autorità valutano il suo fermo per danneggiamento aggravato, mentre le indagini proseguono per comprendere i dettagli di quanto accaduto. L’episodio ha inevitabilmente suscitato reazioni di allarme tra i viaggiatori e il personale aeroportuale, confermando l’importanza di protocolli di sicurezza rapidi ed efficaci.
La gestione immediata della situazione ha evitato conseguenze più gravi e ha permesso al terminal di riprendere le normali operazioni in tempi brevi. In attesa di chiarimenti sulle motivazioni del gesto, le forze dell’ordine continuano a monitorare la situazione, raccogliendo testimonianze e immagini per completare la ricostruzione dei fatti. Il caso evidenzia anche le difficoltà nel prevenire azioni improvvise di questo tipo in luoghi ad alta affluenza come gli aeroporti, dove la sicurezza resta una priorità fondamentale. L’episodio al check-in di Malpensa resta un esempio di intervento rapido e coordinato delle autorità, che ha garantito la protezione dei presenti e la continuità delle operazioni aeroportuali.