Energia elettrica in aumento mentre il gas cala: come cambiano le bollette italiane

Dopo mesi di prezzi altalenanti, l’energia elettrica torna a crescere, mentre il costo del gas mostra un leggero calo, influenzando in modo differente le bollette delle famiglie italiane.

Energia elettrica in aumento mentre il gas cala: come cambiano le bollette italiane

L’estate 2025 segna una nuova fase nel mercato energetico italiano, con un aumento del costo dell’energia elettrica accompagnato da un calo dei prezzi del gas. Questa dinamica influisce inevitabilmente sulle bollette domestiche, ecco cosa sta succedendo e quali possono essere le conseguenze per i consumatori.

Secondo i dati più recenti del Gestore dei Mercati Energetici (GME), il Prezzo Unico Nazionale (PUN), che rappresenta il prezzo medio dell’energia elettrica all’ingrosso in Italia, ha registrato a luglio un valore di 113,13 euro per megawattora (€/MWh). Si tratta di un aumento di 1,35 €/MWh rispetto a giugno, pari a circa l’1,2% in più. Questo rialzo, seppur contenuto, interrompe un trend di diminuzione iniziato nei mesi precedenti, dopo un picco particolarmente alto nei primi mesi dell’anno, con valori che superavano i 140 €/MWh.

Il PUN è un indicatore cruciale perché influenza direttamente il costo dell’energia per i fornitori e quindi per i consumatori finali. Il suo valore è determinato da diversi fattori, tra cui la domanda di energia, il costo delle materie prime, le condizioni meteorologiche e le dinamiche geopolitiche che interessano l’intero continente europeo.

Il confronto con i dati di inizio anno mostra come il prezzo si sia stabilizzato su valori più contenuti rispetto a gennaio e febbraio, quando si sono toccati i picchi più alti. Diversa è la situazione sul fronte del gas, che offre qualche spiraglio positivo. L’Italian Gas Index (IGI), l’indice di riferimento per il prezzo del gas al Punto di Scambio Virtuale (PSV) in Italia, è sceso da 39,18 €/MWh di giugno a 36,76 €/MWh a luglio. Questo lieve calo arriva dopo mesi in cui i prezzi si sono mantenuti su valori più elevati, vicini o superiori ai 50 €/MWh nei primi mesi del 2025.

La discesa del prezzo del gas è una buona notizia, soprattutto perché il gas naturale resta una componente importante nella produzione di energia elettrica e nel riscaldamento domestico. Il calo dei costi del gas potrebbe quindi contribuire a stabilizzare o addirittura a ridurre le bollette del riscaldamento e, indirettamente, anche quelle elettriche nel medio termine, specialmente se questa tendenza si consolida.

Per il consumatore medio, però, la situazione non è ancora del tutto semplice. L’aumento dell’energia elettrica potrebbe infatti far lievitare le bollette estive, a causa di un maggior utilizzo di condizionatori e dispositivi elettrici durante la stagione calda. Dall’altra parte, la riduzione del prezzo del gas potrebbe alleggerire i costi del riscaldamento e della cucina, ma il beneficio sarà più visibile nei mesi freddi. Inoltre, va considerato che le bollette sono composte da vari fattori, inclusi costi fissi, oneri di sistema e tasse che non sempre seguono direttamente l’andamento dei mercati all’ingrosso. Le dinamiche di mercato, seppur fondamentali, rappresentano dunque solo una parte della spesa finale per le famiglie italiane.

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