Nel cuore di Novara, nella basilica di San Gaudenzio, si è celebrato un commosso e partecipatissimo addio a Gianni Grossi e Mario Paglino, due figure note e amate nel mondo del design e della creatività, ma soprattutto due persone legate da un amore profondo, autentico e visibile a chiunque li abbia conosciuti.
La loro scomparsa improvvisa, avvenuta a seguito di un tragico impatto stradale sull’autostrada A4, ha lasciato una ferita profonda nella comunità, tra amici, parenti e colleghi. Erano una coppia nella vita e nel lavoro. Uniti civilmente da tre anni, Gianni e Mario erano anche i fondatori del marchio Magia2000, con cui hanno dato vita a creazioni artistiche ispirate al mondo delle Barbie.
Collezionisti e creativi, portavano in ogni loro progetto un pezzo del loro mondo colorato e affettuoso, abbattendo stereotipi e pregiudizi con la forza del talento e dell’amore. Durante la cerimonia, don Renzo Cozzi ha scelto di parlare di “profonda amicizia”, evitando riferimenti diretti alla loro relazione sentimentale.
Ma per chi era presente in basilica — amici, familiari, conoscenti — non c’era bisogno di parole esplicite per capire la forza del legame che li univa. Quegli sguardi, quelle mani intrecciate nelle foto sulla spiaggia, quei fiori rosa e bianchi che decoravano l’altare: ogni gesto raccontava una storia d’amore, non solo d’amicizia.
Il dolore era tangibile. Mamma Marisa, distrutta, si è stretta a lungo alla bara di Gianni, mentre la madre di Mario ha trovato conforto tra le sue braccia, unite da un lutto comune e incolmabile. Le loro parole, spezzate dalle lacrime, sono un richiamo crudo e umano alla fragilità della vita. Sul sagrato, in molti hanno voluto lasciare un ultimo pensiero. C’era chi li ricordava come colleghi appassionati, chi come amici sinceri e disponibili, chi semplicemente come due anime luminose. Il cantante Francesco Farina li ha definiti “amici miei”, mentre da tutta Italia — e non solo — sono arrivati messaggi di cordoglio da volti noti dello spettacolo come Max Pezzali e Laura Pausini.