Terremoti in evidenza: due eventi sismici di intensità molto diversa scuotono il pianeta

Scopri tutti i dettagli sui recenti movimenti della terra, dal piccolo tremore locale al forte sisma che ha attivato un’allerta tsunami. Leggi l’articolo per capire cosa è successo.

Terremoti in evidenza: due eventi sismici di intensità molto diversa scuotono il pianeta

Nella giornata del 21 luglio 2025, il nostro pianeta ha mostrato nuovamente la sua vitalità con due eventi sismici molto diversi per intensità e localizzazione geografica. Da una parte, una lieve scossa ha interessato la zona di Osasio in Piemonte, mentre dall’altra, un terremoto di forte intensità ha colpito le coste dell’estremo oriente russo, scatenando un’allerta tsunami. Questi due episodi mettono in luce la complessità e la varietà dell’attività sismica, sottolineando l’importanza di monitoraggi costanti e strategie di prevenzione adeguate.

Partendo da casa nostra, una scossa di magnitudo 1.2 è stata rilevata nella notte del 21 luglio 2025 nei pressi di Osasio, un piccolo comune situato in Piemonte. L’evento sismico, registrato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha avuto un ipocentro a circa 34 chilometri di profondità, posizionandosi a due chilometri a sudovest dell’abitato di Osasio. Data la notevole profondità del fenomeno, la scossa non è stata percepita dalla popolazione locale.

Nelle vicinanze, il centro abitato più rilevante è Carmagnola, con quasi trentamila residenti, situato a meno di dieci chilometri dall’epicentro. Questo episodio sottolinea come, in molte aree del territorio nazionale, l’attività sismica sia costante ma spesso silenziosa, soprattutto quando i movimenti avvengono a profondità elevate. Fortunatamente, la magnitudo molto contenuta ha evitato qualsiasi rischio per la sicurezza delle persone e degli edifici.

Diversa la situazione che si è verificata lo stesso giorno nell’area dell’estremo oriente russo, al largo delle coste del Pacifico, dove sono state registrate tre scosse di terremoto di forte intensità. L’Istituto geofisico statunitense Usgs ha infatti comunicato un primo evento di magnitudo 7.4, seguito da due ulteriori scosse di intensità 6.7 e 5.2. L’epicentro del sisma più potente si trovava a una profondità relativamente bassa di 20 chilometri, nelle acque prossime alla città di Petropavlovsk-Kamchatsky.

A causa di queste potenti scosse, è stata immediatamente lanciata un’allerta tsunami per la zona costiera, con particolare attenzione a un raggio di 300 chilometri dall’epicentro. Il rischio onde pericolose nel Pacifico ha spinto le autorità a mettere in stato di allerta la popolazione e ad avviare le procedure di sicurezza necessarie.

Questi due eventi, seppur molto diversi per intensità e impatto, evidenziano la complessità e la variabilità dell’attività sismica nel nostro pianeta. Mentre la prima scossa piemontese rappresenta un episodio di bassa intensità, quasi impercettibile, e dunque di scarsa rilevanza diretta per la comunità, la sequenza in Russia mostra come il territorio sia soggetto a fenomeni naturali potenti e potenzialmente capaci di generare conseguenze importanti. L’allerta tsunami, in particolare, richiama l’attenzione sulla necessità di sistemi di monitoraggio efficaci e di piani di emergenza pronti all’uso per tutelare la sicurezza delle popolazioni costiere.

Continua a leggere su Fidelity News