Momenti di forte tensione si sono verificati nella notte tra il 13 e il 14 luglio a Veglie, piccolo centro in provincia di Lecce, dove un uomo di 74 anni, in evidente stato di agitazione, ha messo a repentaglio la sicurezza della propria abitazione e dei suoi familiari, rendendo necessario un tempestivo intervento dei carabinieri e del personale sanitario del 118.
Secondo quanto ricostruito, il pensionato avrebbe aperto due bombole del gas all’interno dell’appartamento, creando una situazione di estremo pericolo. La prima bombola è stata lasciata aperta nella camera da letto, dove si è verificato un principio d’incendio, probabilmente a causa dell’innesco accidentale del gas disperso nell’ambiente.
La seconda, invece, è stata aperta nella zona centrale dell’abitazione, ovvero al primo piano, dove risiedono anche il figlio dell’uomo e i nipotini.
La dinamica, ancora al vaglio degli inquirenti, lascia emergere il rischio concreto che potesse verificarsi un’esplosione devastante, con conseguenze potenzialmente letali per tutti i presenti. L’allarme è scattato poco dopo le 23, quando i familiari, resisi conto della gravità della situazione, hanno allertato i soccorsi. Sul posto è giunta immediatamente una pattuglia dei carabinieri della stazione di Campi Salentina, che ha agito con prontezza per mettere in sicurezza l’immobile.
L’intervento, rapido e decisivo, ha permesso di evitare il peggio, impedendo che le esalazioni di gas portassero a un’esplosione o ad ulteriori incendi. Durante le operazioni di bonifica, i militari hanno riportato lievi escoriazioni, ma sono riusciti a neutralizzare la fonte di pericolo e a garantire l’incolumità dei familiari dell’uomo, che sono stati allontanati dall’abitazione. L’anziano è stato quindi affidato alle cure dei sanitari del 118 e trasportato presso l’ospedale di Galatina, dove è stato ricoverato nel reparto di psichiatria per essere sottoposto agli accertamenti clinici necessari.
L’episodio ha inevitabilmente scosso la comunità locale, sollevando interrogativi sullo stato di salute mentale dell’uomo e sulla fragilità di alcune situazioni familiari che, se trascurate, possono degenerare rapidamente in situazioni di rischio collettivo. Le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini per chiarire le circostanze che hanno portato al gesto estremo, mentre i servizi sociali del territorio valuteranno eventuali provvedimenti di tutela per i familiari coinvolti.