Air India 171, mistero in cabina: motori spenti subito dopo il decollo

Le leve del carburante sarebbero state portate su "Cutoff" pochi secondi dopo il decollo, spegnendo entrambi i motori del Boeing 787: gli inquirenti ora indagano su un possibile errore umano o gesto intenzionale.

Air India 171, mistero in cabina: motori spenti subito dopo il decollo

Il sinistro del volo Air India 171, avvenuto il 12 giugno 2025 e costato la vita a 260 persone, continua a essere al centro di un’indagine che punta con particolare attenzione alla cabina di pilotaggio. Il Boeing 787-8 Dreamliner, decollato dall’aeroporto di Ahmedabad con destinazione Londra, si è schiantato a pochi metri dalla pista, colpendo un edificio vicino al BJ Medical College.

Tra le persone coinvolte, una sola è sopravvissuta, mentre molte famiglie si trovano a dover affrontare una perdita insopportabile. Dalle prime analisi dei dati registrati dalle scatole nere, che sono state riportate dal Wall Street Journal grazie a fonti vicine alle indagini, è emerso un dettaglio sorprendente: entrambi i motori dell’aereo si sono spenti subito dopo il decollo perché i comandi del carburante erano stati messi in posizioneCutoff”.

Questo comando serve a interrompere il flusso di carburante e spegnere i motori, una procedura che normalmente si usa solo in fase di spegnimento controllato e mai subito dopo il decollo. Per questo motivo, gli investigatori stanno valutando se si sia trattato di un errore umano, oppure di un’azione volontaria. Al momento, però, non sono stati trovati malfunzionamenti tecnici né problemi legati al carburante o ai motori prodotti da GE Aerospace.

Un elemento che rende il caso ancora più difficile da comprendere è l’esperienza dei piloti: il comandante Sumeet Sabharwal aveva accumulato oltre 10.000 ore di volo, mentre il copilota Clive Kunder ne contava più di 3.400. Nonostante questa preparazione, sembra che abbiano in qualche modo causato o subito la disconnessione simultanea dei motori, con conseguenze fatali.

Le indagini sono condotte dall’Aircraft Accident Investigation Bureau indiano, con il supporto del National Transportation Safety Board degli Stati Uniti, e si stanno focalizzando sulle azioni all’interno della cabina di pilotaggio. Il rapporto preliminare è previsto entro l’11 luglio, ma la ricerca della verità potrebbe richiedere mesi o addirittura più di un anno.

L’obiettivo è capire se l’incidente sia stato causato da un errore, un guasto non rilevato o un gesto intenzionale. Un altro dettaglio che spiega la gravità della situazione è l’attivazione della turbina eolica di emergenza (detta Rat), un sistema che entra in funzione solo quando l’aereo perde completamente tutte le fonti di energia primaria.

Questo dispositivo serve a mantenere attivi i sistemi fondamentali, come i comandi di volo, per tentare di controllare il mezzo in condizioni estreme. Il Boeing 787, quindi, ha perso potenza pochi secondi dopo il decollo e ha iniziato a scendere rapidamente, schiantandosi con violenza contro gli edifici vicini all’aeroporto di Ahmedabad, lasciando un segno indelebile nella memoria collettiva e aprendo una serie di interrogativi sulla sicurezza di uno dei velivoli più moderni al mondo. In attesa del rapporto ufficiale, resta la speranza che questo tragico episodio porti a maggiori controlli e precauzioni, per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro.

Continua a leggere su Fidelity News