Cinque persone, tra cui due bambini, sono rimaste contuse nel centro di Malmö, in Svezia, a seguito di un episodio che ha coinvolto un’auto finita sul marciapiede. Il fatto è avvenuto mercoledì pomeriggio in Föreningsgatan, a pochi passi da Amiralsgatan, una zona centrale e trafficata della città, mentre un gruppo di persone attendeva l’arrivo dell’autobus.
Secondo quanto riferito dalla polizia locale, l’automobile avrebbe invaso il marciapiede per motivi ancora da chiarire, coinvolgendo un piccolo gruppo di pedoni. Quattro dei cinque contusi fanno parte della stessa famiglia, e tra questi vi sono due bambini sotto i sei anni.
Fortunatamente, nessuno dei coinvolti versa in condizioni serie: tutti sono stati trasportati d’urgenza negli ospedali cittadini, dove sono in cura per ferite di varia entità. Le autorità svedesi hanno immediatamente avviato le indagini per comprendere cosa abbia provocato la deviazione dell’auto. Alla guida del veicolo c’era un uomo di circa 20 anni, ora in stato di fermo.
Le forze dell’ordine lo ascolteranno nelle prossime ore per raccogliere elementi utili a chiarire l’accaduto. La sua identità non è stata resa nota, ma la polizia ha confermato che non si tratta di uno studente di scuola guida, pur essendo l’episodio avvenuto nei pressi di un istituto dedicato all’istruzione automobilistica.
In un primo aggiornamento rilasciato al quotidiano “Dagens Nyheter“, le autorità hanno riferito che al momento non ci sono elementi che facciano pensare a un gesto deliberato. Tutti i primi riscontri suggeriscono l’ipotesi di un sinistro stradale, ma per avere certezze si attendono gli esiti delle indagini tecniche e dell’interrogatorio al giovane fermato.
Al momento, non è stata formalizzata alcuna accusa. Sul posto sono intervenuti in pochi minuti i servizi di emergenza, compresi polizia, ambulanze e vigili del fuoco. Il tratto stradale è stato temporaneamente chiuso per permettere i rilievi e garantire la sicurezza dei passanti. La comunità locale ha espresso vicinanza alle persone coinvolte, mentre l’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dei marciapiedi e dei punti di attesa dei mezzi pubblici, soprattutto in aree ad alta frequentazione.