Campeggio cristiano colpito dall’alluvione: 25 bimbe scomparse

Un’alluvione improvvisa ha colpito il Texas centrale, causando il decesso di almeno 27 persone, tra cui nove bambini. L'acqua ha travolto il Camp Mystic, un campeggio estivo cristiano per ragazze situato lungo il fiume Guadalupe.

Campeggio cristiano colpito dall’alluvione: 25 bimbe scomparse

Un’improvvisa alluvione ha colpito il Texas centrale, causando il decesso di almeno 27 persone, tra cui nove bambini. Le forti piogge hanno provocato un rapido innalzamento del fiume Guadalupe, travolgendo un campo estivo femminile, il Camp Mystic, situato nei pressi della cittadina di Hunt. La situazione ha gettato nello sconforto le famiglie e le autorità, che proseguono senza sosta le ricerche nella speranza di ritrovare vive le decine di ragazze e bambine ancora disperse.

Il Camp Mystic è un campeggio estivo cristiano per ragazze, da anni punto di riferimento per molte famiglie texane. Al momento dell’alluvione, erano presenti circa 750 giovani partecipanti, immerse nelle attività tipiche di un campo: spiritualità, amicizia e vita all’aria aperta. Ma nella notte, le acque del fiume si sono alzate in modo repentino, raggiungendo quasi nove metri in pochissimo tempo e cogliendo tutti di sorpresa. La piena ha spazzato via tende, strutture e ha isolato intere aree del campo.

Secondo le prime ricostruzioni, l’evento meteorologico che ha generato l’alluvione è stato improvviso e violentissimo, lasciando poco tempo per evacuare o mettere in sicurezza le bambine e il personale. Alcune testimonianze parlano di urla, confusione e tentativi disperati di salvataggio da parte degli istruttori e degli operatori presenti.

Il bilancio provvisorio è pesante: 27 decessi accertati, tra cui nove bambini. Ma la parte più  brutta riguarda le 23-25 bambine ancora ufficialmente disperse. Il vice governatore del Texas, Dan Patrick, ha confermato il numero di 23 giovani non ancora localizzate, mentre fonti locali parlano di almeno 25 minori mancanti all’appello.

Le autorità sottolineano che il numero esatto è ancora incerto, poiché alcune ragazze potrebbero essere isolate in zone senza copertura telefonica, oppure aggrappate a un albero o rifugiate su un’altura in attesa dei soccorsi. “Disperse non significa  decedute“, ha dichiarato un portavoce dei servizi di emergenza, invitando alla cautela e alla speranza.

Squadre di ricerca e salvataggio, con l’ausilio di elicotteri, droni e unità cinofile, stanno battendo palmo a palmo le rive del fiume e le zone boschive circostanti. I soccorritori, molti dei quali volontari, lavorano giorno e notte in condizioni difficili, con terreno fangoso, acque ancora alte e la minaccia di ulteriori piogge.

Continua a leggere su Fidelity News