MONTESILVANO – Quello avvenuto ieri mattina in via America non è stato solo un grave atto vandalico, ma un vero e proprio attentato alla sicurezza pubblica e alla Polizia Locale di Montesilvano. Un gesto che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia: le fiamme appiccate a una Fiat Panda in dotazione al corpo di polizia hanno rischiato di raggiungere il serbatoio del carburante, provocando un’esplosione in una zona ad alta frequentazione turistica, a pochi metri dal lungomare. Fortunatamente, grazie alla tempestiva segnalazione dei passanti e all’intervento immediato dei vigili del fuoco del comando provinciale di Pescara, l’incendio è stato domato prima che potesse degenerare.
Le fiamme hanno interessato soprattutto la ruota posteriore del veicolo, lasciando danni evidenti ma evitando conseguenze peggiori. Al momento non si registrano feriti e le auto vicine non sono state coinvolte. Tutto è accaduto poco prima di mezzogiorno. Due agenti della Polizia Locale, impegnati in attività di controllo sul territorio, avevano parcheggiato il mezzo in una traversa di via Europa. Pochi minuti dopo il loro allontanamento, le fiamme sono divampate improvvisamente.
È apparso subito chiaro che si trattava di un incendio doloso: la dinamica e il punto in cui è stato appiccato il fuoco non lasciano spazio a dubbi. Le indagini sono state immediatamente avviate, coordinate dal comando della Polizia Locale guidato dal comandante Nicolino Casale. Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, sia pubbliche che private, gli investigatori stanno tracciando il profilo del sospetto. Dai primi riscontri sembrerebbe che l’autore del gesto sia un soggetto già noto alle forze dell’ordine, già destinatario di un foglio di via.
Secondo alcune segnalazioni, lo stesso uomo avrebbe creato disordini anche all’interno della caserma dei carabinieri di Spoltore nelle settimane precedenti. Il sindaco Ottavio De Martinis è intervenuto con fermezza condannando il gesto e esprimendo piena solidarietà al corpo di polizia: «Un atto scellerato, probabilmente frutto di uno stato di disagio mentale.
Il comandante Casale e i suoi agenti sono un punto di riferimento per la comunità. Non meritano attacchi di questo tipo. Speriamo che si tratti dell’ultimo episodio e che il responsabile venga assicurato alla giustizia al più presto». Il clima in città resta teso, ma le autorità ribadiscono l’intenzione di rafforzare i controlli per garantire la sicurezza del personale in servizio e della cittadinanza.