Romania, motociclista italiano perde la vita sul Transfăgărășan Romania dopo un incontro ravvicinato con un’orsa

Omar Farang Zin, 48enne varesotto in viaggio sui Carpazi, ha perso la vita dopo essersi avvicinato a un’orsa con cuccioli per scattare foto: il suo ultimo video mostra gli attimi prima del tragico epilogo.

Romania, motociclista italiano perde la vita sul Transfăgărășan Romania dopo un incontro ravvicinato con un’orsa

Quella che doveva essere una tappa emozionante di un lungo viaggio in moto attraverso l’Europa si è conclusa in modo profondamente triste per Omar Farang Zin, 48 anni, originario di Samarate, in provincia di Varese. L’uomo, da sempre affascinato dalla natura e appassionato di viaggi su due ruote, si trovava in Romania lungo la suggestiva Transfăgărășan, tra le montagne dei Carpazi, quando ha perso la vita nella mattinata del 3 luglio nei pressi della diga di Vidraru.

Secondo le prime ricostruzioni, Omar si sarebbe avvicinato a un’orsa con i cuccioli per immortalarla con una fotografia. Il suo smartphone ha registrato un breve video che mostra proprio quei momenti, confermando la sua intenzione di documentare l’incontro ravvicinato con l’animale selvatico. L’uomo era conosciuto per condividere con entusiasmo scorci, pensieri e riflessioni sui social, dove raccontava il suo viaggio in moto con grande partecipazione emotiva, tra panorami mozzafiato e momenti di libertà assoluta.

Specialista aeroportuale in servizio a Malpensa, Omar aveva approfittato di una pausa per concedersi una delle sue avventure preferite: un itinerario attraverso l’Europa in sella alla sua moto, immerso tra bellezze naturali e territori incontaminati. La fotografia naturalistica era una delle sue passioni principali, e in questo contesto va inserito il gesto che ha preceduto l’accaduto.

Le autorità rumene hanno spiegato che l’animale, avvistato più volte nella zona, potrebbe aver reagito in maniera difensiva per proteggere i piccoli. Il corpo di Omar è stato individuato in un’area molto impervia, dopo una lunga operazione di ricerca. La sua moto, con targa italiana, era stata lasciata poco lontano, ai margini della strada.

Alcuni indumenti rinvenuti lungo il pendio hanno consentito ai soccorritori di localizzarlo. Il sindaco di Arefu ha confermato che l’animale è stato abbattuto. La Procura rumena ha nel frattempo avviato un’indagine per chiarire le circostanze esatte dell’accaduto, mentre l’autopsia sarà eseguita presso l’Istituto di medicina legale.

L’episodio ha riacceso in Romania il dibattito sulla presenza degli orsi in prossimità delle strade turistiche e sulla necessità di una maggiore informazione e prevenzione. Secondo i dati diffusi dal Fondo per la Caccia, solo nell’area della Transfăgărășan vivrebbero oltre 110 orsi, un numero che supera la soglia considerata equilibrata per l’habitat.

Nonostante i cartelli di avviso e gli inviti alla cautela, sono ancora numerosi i turisti che, affascinati dalla fauna locale, si avvicinano per scattare foto, spesso sottovalutando il contesto. Omar Farang Zin era conosciuto da amici e colleghi come una persona solare, generosa, e profondamente curiosa del mondo. Vedovo da qualche anno, aveva trovato nei viaggi una dimensione personale e spirituale. Aveva attraversato l’Africa, l’Asia e le Americhe, sempre con lo stesso spirito libero. Il suo ultimo post, pubblicato poche ore prima, lo ritraeva vicino a un’orsa, con un commento entusiasta: “Che bella! Sta venendo verso di me”. Una frase che, oggi, suona come un testamento spontaneo del suo amore per la natura.

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