Boeing 787 a rischio: 6.000 componenti difettosi scoperti, processo per due aziende di Brindisi!

Due aziende di Brindisi e sette imputati sono accusati di aver fornito componenti difettosi per 477 Boeing 787 Dreamliner, mettendo a rischio la sicurezza dei velivoli; Leonardo e Boeing si sono costituiti parte civile nel processo che inizierà nel 2026.

Boeing 787 a rischio: 6.000 componenti difettosi scoperti, processo per due aziende di Brindisi!

Un’indagine che ha fatto emergere una situazione di grande rilievo nel settore aeronautico italiano: due aziende di Brindisi, Processi Speciali e Manufacturing Process Specification, sono state rinviate a giudizio con sette imputati, tutti manager o dipendenti, per aver fornito componenti difettosi impiegati nella costruzione di 477 velivoli Boeing 787 Dreamliner.

Il procedimento, che inizierà il 16 febbraio 2026 presso il Tribunale di Brindisi, coinvolge accuse molto gravi, tra cui frode, attentato alla sicurezza dei trasporti, associazione per delinquere e inquinamento ambientale. L’inchiesta è nata da approfondite indagini condotte dalla Procura di Brindisi, coordinate dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza, con l’ausilio della Guardia di Finanza, della Squadra Mobile e della collaborazione internazionale dell’FBI.

Le perizie tecniche affidate a ufficiali dell’Aeronautica e ingegneri dell’ENAC hanno evidenziato che quasi seimila componenti, tra pezzi in titanio e leghe di alluminio, non rispettavano gli standard richiesti per la produzione aeronautica, presentando resistenze meccaniche inferiori alle specifiche di sicurezza. Queste anomalie, secondo i tecnici, potrebbero nel tempo compromettere la struttura degli aerei, mettendo a rischio la sicurezza dei voli soprattutto in situazioni di emergenza.

Le due aziende brindisine avrebbero scelto di utilizzare materie prime di qualità scadente per contenere i costi, una pratica che ha sollevato un allarme non solo per le implicazioni commerciali ma anche per la potenziale compromissione della sicurezza del trasporto aereo. Gli imputati, tra cui Vincenzo Ingrosso e i suoi tre figli, sono chiamati a rispondere delle accuse di associazione a delinquere finalizzata alla frode e di altre gravi violazioni che hanno investito anche importanti aziende come Leonardo e Boeing, entrambe costituite parte civile nel processo.

Questa vicenda rappresenta un caso di estrema importanza per il sistema produttivo e per il controllo qualità nelle forniture industriali, in particolare in un settore delicato come quello aeronautico. Le indagini, oltre a ricostruire le dinamiche legate ai componenti difettosi, hanno messo in luce come la ricerca del risparmio economico possa avere conseguenze pesanti sulla sicurezza e sull’affidabilità di prodotti fondamentali per la sicurezza dei passeggeri. La prossima udienza segnerà un passo cruciale per fare chiarezza sui fatti e stabilire le responsabilità, con Leonardo e Boeing che potrebbero avanzare richieste di risarcimento che si annunciano rilevanti. Questo processo sarà un banco di prova importante per garantire trasparenza, sicurezza e rispetto degli standard in un comparto strategico per l’industria italiana e internazionale.

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