Savigliano, la ex lo sorprende a letto con l’amante e lo denuncia: assolto dopo cinque anni di processo

Dopo essere stato denunciato per lesioni e maltrattamenti dalla ex moglie che lo aveva sorpreso in casa con un’altra donna, un uomo di Savigliano è stato assolto con formula piena al termine di un lungo processo iniziato nel 2019.

Savigliano, la ex lo sorprende a letto con l’amante e lo denuncia: assolto dopo cinque anni di processo

Una vicenda che ha radici lontane e tratti quasi da commedia, ma che si è trasformata in un procedimento giudiziario durato quasi cinque anni. A Cuneo si è concluso con un’assoluzione piena il processo a carico di un uomo residente a Savigliano, accusato dalla ex moglie di lesioni personali e sevizie.

I fatti risalgono al dicembre del 2019, quando la relazione tra i due coniugi era già naufragata, ma con strascichi emotivi e materiali ancora ben presenti, come il pagamento dell’affitto dell’ex casa coniugale. Secondo la ricostruzione della vicenda, la donna, che aveva già lasciato l’abitazione condivisa, si era recata presso l’immobile per recuperare alcuni effetti personali. Dopo aver suonato senza ricevere risposta, aveva deciso di scavalcare il cancello per entrare comunque in casa.

Lì, la scena che si è trovata davanti l’ha mandata su tutte le furie: il marito era a letto con un’altra donna. “Mi sono arrabbiata – ha raccontato in aula – perché era casa mia e io pagavo ancora l’affitto“. Da quel momento la situazione è degenerata. La donna ha cercato di impedire che il marito e la nuova compagna si allontanassero. Ne è nato un violento alterco, con spintoni e strattoni reciproci.

Entrambi sono rimasti coinvolti nella colluttazione, e alla donna furono refertati alcuni giorni di prognosi al pronto soccorso. La questione si è così trasformata in una denuncia formale da parte della ex, che ha accusato il marito di lesioni e, in un secondo momento, anche di maltrattamenti, richiamando altri litigi avvenuti nello stesso periodo.

Inizialmente, la donna si era costituita parte civile nel processo, salvo poi ritirare la propria querela nel corso degli anni, segno di un progressivo raffreddamento delle tensioni personali. Dopo una lunga istruttoria, il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione dell’uomo da entrambe le imputazioni. Le lesioni riportate dalla ex moglie non sono state ritenute sufficienti per giustificare una condanna, mentre il reato di maltrattamenti non ha trovato riscontro concreto in sede probatoria.

Il giudice ha dunque accolto le richieste della procura e assolto l’imputato con formula piena, chiudendo definitivamente una vicenda familiare finita troppo in fretta nelle aule giudiziarie. 

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