L’ultimo saluto a Carlo Legrottaglie, il carabiniere che ha incarnato il vero senso del dovere

Il funerale del brigadiere Carlo Legrottaglie ha riunito centinaia di persone e importanti autorità, con il Presidente Mattarella che ha ricordato il suo impegno generoso per il bene comune.

L’ultimo saluto a Carlo Legrottaglie, il carabiniere che ha incarnato il vero senso del dovere

Ostuni si è fermata sabato 14 giugno per dare l’ultimo saluto a Carlo Legrottaglie, il brigadiere capo dei Carabinieri scomparso durante un intervento a Francavilla Fontana, dove aveva inseguito due rapinatori a piedi. La città e tutta la comunità nazionale si sono stretti attorno alla famiglia del 59enne, che viveva con la moglie e le sue due figlie gemelle, presenti in prima fila alla cerimonia religiosa.

La funzione si è svolta nella chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa, e l’atmosfera era di profonda commozione e rispetto. La bara, coperta dalla bandiera italiana e con il berretto del militare posizionato sopra, è stata accolta da un applauso sentito, mentre otto colleghi carabinieri la portavano a spalla attraversando un picchetto d’onore in alta uniforme, segno tangibile della stima e dell’onore tributati a un uomo che aveva dedicato la vita al servizio della comunità.

Tra i presenti, oltre a centinaia di cittadini e familiari, spiccavano figure di rilievo istituzionale come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Raffaele Fitto.

La loro presenza ha sottolineato l’importanza del gesto compiuto da Legrottaglie e il valore del suo impegno quotidiano. Durante l’omelia, l’arcivescovo Gian Franco Saba ha ricordato la dedizione e la generosità del brigadiere Legrottaglie, sottolineando come il suo impegno non sia stato soltanto un dovere professionale, ma un atto di profondo amore verso la comunità.

Ha offerto la vita adempiendo al proprio dovere con generosità“, ha affermato, aggiungendo che la vera felicità nasce nel donarsi agli altri e nel trovare nel bene la propria realizzazione. L’arcivescovo ha invitato a riflettere sul senso più alto della vita, spiegando che, anche se la dimensione terrena di Carlo si è conclusa, egli ha raggiunto una dimensione di pace e felicità eterna, un traguardo che nessuno potrà più togliergli.

Le parole di conforto e speranza hanno aiutato chi era presente a trovare un senso di serenità in un momento difficile, unendosi nel ricordo di un uomo “serio e dal carattere mite”, ma con un forte spirito di sacrificio.

La scomparsa di Carlo Legrottaglie ha lasciato un segno profondo nella comunità e nei suoi colleghi, che hanno visto in lui non solo un carabiniere, ma un punto di riferimento e un esempio di dedizione. Il funerale ha rappresentato quindi non solo un momento di commiato, ma anche un’occasione per riaffermare il valore del servizio pubblico e della solidarietà umana, così come sottolineato dalle parole del Capo dello Stato. In un’epoca in cui il bene comune richiede quotidianamente impegno e coraggio, la memoria di Carlo Legrottaglie rimane un richiamo forte e tangibile a custodire quei valori di responsabilità e altruismo che sono alla base di una società più giusta e coesa.

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