Etna in eruzione: crolla parte del cratere, nube piroclastica e turisti in fuga. Allerta rossa nei cieli

Una nuova, spettacolare eruzione dell’Etna, ha provocato il crollo parziale del cratere Sud-Est, generando flussi piroclastici e una nube eruttiva alta chilometri: attivato il livello massimo di allerta per l’aviazione, ma l’aeroporto di Catania resta operativo.

Etna in eruzione: crolla parte del cratere, nube piroclastica e turisti in fuga. Allerta rossa nei cieli

L’Etna torna a imporsi con tutta la sua potenza: nella notte tra l’1 e il 2 giugno 2025, una violenta fase eruttiva ha sconvolto il fianco Sud-Est del vulcano, provocando un parziale crollo del cratere e generando un’imponente nube di cenere che ha raggiunto diversi chilometri di altezza.

Le immagini spettacolari, riprese anche dalle telecamere della Protezione Civile a Santa Venerina, mostrano flussi piroclastici e fontane di lava, con escursionisti e turisti in fuga precipitosa dalle zone più esposte. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), si tratta di un evento causato da un collasso di materiale incandescente che, per fortuna, non ha superato l’orlo della Valle del Leone, evitando al momento danni a persone o strutture.

A livello sismico, l’ampiezza del tremore vulcanico ha raggiunto valori elevatissimi e in crescita, con la localizzazione del centroide delle sorgenti nell’area del cratere di Sud-Est, a circa 2.800 metri sul livello del mare.

L’attività infrasonica è descritta dagli esperti come intensa, sia per il numero degli eventi che per l’energia sprigionata. In parallelo, l’attività esplosiva si è evoluta in fontane di lava continue, accompagnate da colate che si dirigono verso la Valle del Bove.

È un’eruzione che, per intensità e caratteristiche, richiama i parossismi che nel 2021 fecero guadagnare al cratere Sud-Est un primato d’altezza oggi superato solo dal cratere Voragine. Le autorità hanno immediatamente aggiornato il livello di allerta VONA (Volcano Observatory Notice for Aviation) a rosso, il più alto previsto, che indica un rischio concreto per la navigazione aerea.

Sebbene al momento l’attività dell’Aeroporto Internazionale Vincenzo Bellini di Catania non risulti compromessa, resta alta la soglia di attenzione per eventuali modifiche al traffico aereo, soprattutto in caso di cambiamenti direzionali dei venti o ulteriore intensificazione dell’eruzione.

Il risveglio dell’Etna, pur rappresentando uno spettacolo naturale straordinario, impone grande prudenza. Le autorità locali, insieme alla Protezione Civile, hanno invitato i turisti e gli appassionati di escursionismo a evitare qualsiasi avvicinamento alle aree sommitale e a rispettare rigorosamente le disposizioni di sicurezza.

Il vulcano, il più grande e attivo d’Europa, continua a plasmare il paesaggio e a imporsi con una forza che affascina e intimorisce allo stesso tempo. La situazione resta in costante monitoraggio, in attesa degli aggiornamenti che saranno forniti durante le prossime ore dalle autorità competenti e dall’Osservatorio Etneo dell’INGV.

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