L’estate 2025 sarà ricordata non solo per il caldo torrido atteso su tutta la Penisola, ma anche per i prezzi da capogiro che stanno scoraggiando migliaia di italiani. Secondo un’anticipazione del report Codacons in uscita a giugno, i rincari nel settore turistico colpiranno in modo trasversale ogni aspetto della vacanza: dalle strutture ricettive ai trasporti, fino ai servizi balneari.
La Liguria si guadagna il primato come regione più cara, con soggiorni settimanali che in alcune località toccano quota 3.592 euro, una cifra che per molti rappresenta quasi due stipendi interi. Le cause? Una combinazione letale di fattori economici e sociali. Come sottolinea il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, “prima l’emergenza sanitaria, poi il caro-energia hanno già inciso sulle tariffe. Ora, con la ripresa dei flussi internazionali, la pressione dei turisti stranieri sul mercato sta ulteriormente drogando i prezzi“.
I numeri, d’altronde, parlano chiaro: l’Italia continua a essere una delle mete più ambite al mondo e l’aumento della domanda estera ha permesso agli operatori turistici di alzare l’asticella, penalizzando però chi vive nel Bel Paese e desidera semplicemente una pausa rigenerante. Non va meglio neanche per chi spera in un po’ di relax sotto l’ombrellone. In molte spiagge italiane, per due lettini e un ombrellone, si parte da 30 euro al giorno, ma in alcune località di punta il prezzo può superare i 50 euro. E se si considera una settimana di mare, la spesa per una famiglia può facilmente superare i 1.000 euro solo per il noleggio di lettini e ombrelloni.
Il quadro dipinto da Rienzi è chiaro: si profila una trasformazione radicale delle abitudini vacanziere degli italiani. Addio ai lunghi soggiorni di 10 o 14 giorni. Al loro posto, sempre più connazionali optano per brevi fughe di 2-3 notti, distribuite nei mesi estivi, per contenere i costi e non rinunciare del tutto al piacere di viaggiare. È una strategia di autodifesa ormai necessaria per una larga fetta della popolazione, per la quale le vacanze lunghe rischiano di diventare un privilegio riservato a pochi.
Il Codacons, che pubblicherà a breve il report completo sulle tariffe estate 2025, invita le istituzioni a intervenire con misure concrete per calmierare i costi e tutelare il diritto alla vacanza anche per le famiglie italiane a medio e basso reddito.