Tutte le novità di Google: foto 3D animate, TV smart economiche, pagamenti tra amici e Android Auto rinnovato

Durante il Google I/O 2025, Google ha svelato un’ondata di innovazioni per l’ecosistema Android: effetti meteo e parallasse per le foto, Google TV accessibile anche ai dispositivi low-cost, pagamenti peer-to-peer nel Play Store, aggiornamenti in tempo reale su smartphone e smartwatch, maggiore trasparenza nelle notizie su Discover e un Android Auto più luminoso e musicale.

Tutte le novità di Google: foto 3D animate, TV smart economiche, pagamenti tra amici e Android Auto rinnovato

Il futuro dell’ecosistema Android si delinea in modo sempre più articolato e interconnesso, come dimostrano le numerose novità annunciate durante il Google I/O 2025. Dall’esperienza fotografica trasformata da Android 16 con effetti meteo realistici e sfondi 3D, alla diffusione di Google TV su dispositivi smart a basso costo, fino alla nuova funzione sociale del Play Store per richiedere acquisti a terzi, tutto ruota attorno alla personalizzazione e all’accessibilità. Non mancano aggiornamenti mirati anche al mondo dei dispositivi indossabili, con i Live Update in arrivo su Wear OS, e a quello dell’informazione, grazie alla maggiore trasparenza di Google Discover. Infine, Android Auto si rinnova con un’interfaccia più leggibile e funzionalità musicali collaborative. Un insieme di evoluzioni che conferma la volontà di Google di offrire un’esperienza digitale coerente, immersiva e su misura per ogni tipo di utente.

Android 16: le foto prendono vita con pioggia, nebbia e movimento 3D

Con l’ultima beta di Android 16, Google introduce nuove funzioni che trasformano radicalmente l’esperienza visiva sugli smartphone Pixel. Una delle novità più sorprendenti riguarda la possibilità di aggiungere effetti meteo realistici alle proprie foto. Pioggia, nebbia, neve e persino sole possono essere applicati come animazioni direttamente sull’immagine, adattandosi automaticamente alle condizioni meteo della posizione in tempo reale oppure restando fissi, a scelta dell’utente.Non mancano innovazioni anche nella modalità di visualizzazione: le immagini selezionate come sfondo possono essere incorniciate da forme “a bolla”, come ovali inclinati, archi o esagoni, con un focus automatico sui soggetti più rilevanti.

Questo sistema, unito al già noto effettoCinematico” con parallasse e movimento 3D, porta la personalizzazione degli sfondi a un livello quasi artistico.Sempre nella schermata di blocco, fa il suo debutto il sistema di “Aggiornamenti in tempo reale”, che permette di seguire dinamicamente eventi e notifiche, come la consegna di un ordine, grazie a integrazioni con app compatibili. Un’idea mutuata da iOS, ma che su Android trova una declinazione più flessibile e personalizzabile.

Google TV: smart TV economiche e leggere, Eclipa Audio e selezione automatica delle modalità d’immagine per uno streaming più immersivo

All’evento I/O 2025, Google ha annunciato una svolta per il suo ecosistema televisivo: televisori smart a basso costo con Google TV integrata. Pensati per un’utenza che dispone di budget limitati o hardware essenziale, questi dispositivi offriranno un’esperienza completa nonostante RAM ridotta, come già accade con il Chromecast HD (1,5 GB di RAM) e il Google TV Streamer (fino a 4 GB).L’obiettivo è chiaro: competere con Fire TV di Amazon puntando sull’essenziale senza rinunciare alla qualità.

Nel corso dell’evento I/O 2025, Google ha annunciato importanti novità per la piattaforma Google TV basata su Android 16. Tra gli aggiornamenti più rilevanti spicca l’introduzione del supporto a Eclipsa Audio, un formato audio open source sviluppato in collaborazione con Samsung come alternativa al Dolby Atmos, già presente sulle TV Tizen 2025. Questo standard sarà inizialmente disponibile su YouTube e promette un’esperienza audio coinvolgente e di alta qualità. Un’altra novità di rilievo riguarda il sistema MediaQualityManager, che permetterà alle app di streaming di adattare automaticamente profili audio e video in base al contenuto e all’hardware del televisore. Questo significa che la TV sarà in grado di selezionare automaticamente modalità ottimizzate per piattaforme come Netflix, Amazon Prime Video o IMAX Enhanced, garantendo un’esperienza visiva e sonora più personalizzata e immersiva.

Google Play introduce la funzione “Chiedi a qualcuno di pagare”: tra innovazione sociale e possibili abusi

Google sta ampliando la portata della funzione “Chiedi a qualcuno di pagare”, inizialmente lanciata in India nel 2023 e ora in fase di espansione verso mercati chiave come Stati Uniti, Messico, Indonesia e Giappone. Attraverso questa novità, gli utenti del Play Store potranno generare un link di pagamento da inviare a un amico o conoscente, anche esterno al gruppo famiglia Google, per farsi acquistare app, giochi o contenuti digitali. Il link, valido per 24 ore, mostrerà dettagli come l’oggetto da acquistare e l’indirizzo email del richiedente. La funzione, se da un lato introduce una maggiore flessibilità nei pagamenti digitali – utile per fare regali o aiutare amici in difficoltà – dall’altro solleva preoccupazioni sull’uso improprio, con il rischio che possa degenerare in una forma di pressione molesta su contatti esterni. Anche se per ora l’Italia non è inclusa nella distribuzione, questa novità apre un interessante dibattito sul futuro dei pagamenti peer-to-peer nel contesto delle piattaforme digitali.

Android 16 guarda al polso: nel 2026 i Live Update arriveranno anche su Wear OS

Con l’annuncio ufficiale di Google, diventa realtà un’evoluzione attesa: i Live Update, introdotti con Android 16 per offrire informazioni in tempo reale su eventi come consegne, countdown o punteggi sportivi, sbarcheranno anche su Wear OS nel 2026. Questa scelta appare perfettamente in linea con l’identità del sistema operativo per dispositivi indossabili, dove il valore dell’informazione immediata e contestuale è massimo. I Live Update saranno utili per visualizzare notifiche dinamiche direttamente al polso, in modo discreto e funzionale. Google sottolinea però un uso consapevole della funzione, vietandone l’impiego per scopi pubblicitari o per notifiche ridondanti, e lasciando agli utenti il pieno controllo su quali app potranno sfruttarla. L’estensione ai wearable amplia così l’ecosistema Android, offrendo un’interazione sempre più fluida tra smartphone e smartwatch.

Discover si fa trasparente: Google svela finalmente le fonti delle notizie

Google ha aggiornato l’interfaccia di Discover introducendo una novità che migliora in modo significativo la trasparenza: ora il nome e il logo del sito web da cui proviene ogni contenuto sono ben visibili in alto nel riquadro della notizia, rendendo immediata l’identificazione della fonte. Questa modifica, già attiva sia su Android che su iOS, sostituisce il precedente layout in cui l’origine della notizia era relegata a una riga poco visibile sotto al titolo. Oltre ai siti web, la nuova visualizzazione si applica anche ai contenuti video come quelli di YouTube, rafforzando l’affidabilità percepita del feed e ponendo maggiore enfasi sulla credibilità delle fonti, in linea con la direzione intrapresa da Google per un’informazione sempre più chiara e verificabile.

Android Auto si prepara a brillare di luce propria col ritorno del tema chiaro e introduce una novità per Spotify

A distanza di anni dalla sua rimozione, il tema chiaro di Android Auto sembra ormai pronto a fare il suo ritorno ufficiale. A confermarlo è Google stessa, che ha condiviso su Figma una serie di mockup dettagliati relativi all’interfaccia, comprese schermate principali e impostazioni, tutte adattate a diverse dimensioni di display e declinate sia in versione chiara che scura. Nonostante non ci sia ancora una data ufficiale per il rilascio, la pubblicazione di materiale così rifinito dimostra che lo sviluppo è a uno stadio avanzato. Questo passo, oltre a promettere un’esperienza visiva più coerente con l’ambiente e con il sistema operativo del veicolo, risponde alle richieste di una maggiore leggibilità in condizioni di luce intensa. Dopo anni di attesa e indiscrezioni, il ritorno della modalità chiara rappresenta una delle tante novità in cantiere per Android Auto, che si prepara a diventare sempre più completo e versatile.

Durante il Google I/O 2025, è stata annunciata una novità che farà felici gli utenti di Spotify e Android Auto: la funzione “Jam, già apprezzata su smartphone, sta per arrivare anche sulle auto compatibili con il sistema di infotainment di Google. Con Jam sarà possibile avviare playlist collaborative da ascoltare in tempo reale con amici e passeggeri, senza più dover gestire manualmente il cambio brano durante i viaggi. La funzione promette di rivoluzionare l’esperienza musicale in auto, favorendo un ascolto condiviso più coinvolgente e fluido. Google ha spiegato che Spotify sfrutterà le nuove API e i modelli aggiornati della sua libreria multimediale per veicoli, rendendo l’interfaccia più simile a quella dell’app mobile. Il rollout della feature è previsto nei prossimi mesi prima su Android Auto, e successivamente sulle vetture con sistema Google integrato.

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