Apple è pronta a scommettere su una nuova generazione di dispositivi indossabili potenziati dall’intelligenza artificiale. Secondo indiscrezioni affidabili, il colosso di Cupertino prevede di lanciare entro la fine del 2026 un paio di occhiali smart, rivali diretti degli ormai popolari Ray-Ban Meta prodotti da Meta Platforms. Al tempo stesso, però, l’azienda ha deciso di archiviare il progetto di uno smartwatch dotato di fotocamera, che avrebbe dovuto debuttare nella sua linea Apple Watch Ultra nel 2027.
La scelta riflette un cambio di rotta strategico nel modo in cui Apple intende affrontare la nuova ondata di dispositivi guidati dall’intelligenza artificiale. Gli occhiali, noti internamente come “N401”, saranno equipaggiati con fotocamere, microfoni e altoparlanti, permettendo agli utenti di analizzare l’ambiente circostante, rispondere a comandi vocali tramite Siri, effettuare chiamate, ascoltare musica, ricevere indicazioni stradali in tempo reale e persino accedere a funzioni di traduzione dal vivo.
Apple inizierà a produrre prototipi in grandi quantità già entro la fine del 2025, affidandosi a fornitori asiatici. Anche se il design finale è ancora in fase di sviluppo, fonti vicine all’azienda sostengono che il prodotto sarà più raffinato e meglio costruito rispetto alle soluzioni attualmente disponibili, come quelle di Meta, che stanno rapidamente guadagnando popolarità grazie all’integrazione con l’assistente Meta AI. La decisione di abbandonare il progetto dell’Apple Watch con fotocamera dimostra quanto la compagnia stia riconsiderando il bilanciamento tra funzionalità AI e fattibilità tecnica nei dispositivi indossabili. In parallelo, Apple continua a esplorare soluzioni alternative come gli AirPods con fotocamere, che potrebbero rappresentare un altro tassello della sua strategia AI.
Nonostante l’annuncio della piattaforma Apple Intelligence nel 2024, l’azienda è apparsa in ritardo rispetto alla concorrenza in termini di intelligenza artificiale generativa. Attualmente, si affida a Google Lens e alla tecnologia di OpenAI per il riconoscimento visivo su iPhone, ma l’intenzione è quella di sviluppare internamente modelli linguistici di nuova generazione e integrarli direttamente nei futuri dispositivi.
Il team che lavora agli occhiali smart fa parte della Vision Products Group, già responsabile del visore Vision Pro. Proprio quest’ultimo sarà oggetto di nuove versioni: una più leggera ed economica, e un’altra pensata per essere collegata al Mac, ottimizzata per applicazioni a bassa latenza. La nuova ondata di prodotti smart di Apple potrebbe includere anche un iPhone pieghevole, atteso per la fine del 2026, e nuovi design per il 2027. Ma resta un interrogativo: sarà Apple in grado di recuperare il terreno perso in ambito AI e imporsi in un mercato sempre più affollato?Con la concorrenza che si muove velocemente — Meta, Google e perfino OpenAI, ora in collaborazione con Jony Ive — la posta in gioco non è mai stata così alta. Gli occhiali smart rappresentano, per Apple, una scommessa tecnologica decisiva.