Un’intera comunità è sotto shock. Cristian Centi Calabrese, il giovane sedicenne rimasto coinvolto in un brutto sinistro motociclistico nella notte tra l’11 e il 12 maggio lungo la Statale 16 Adriatica a Silvi, non ce l’ha fatta. Dopo nove giorni di lotta tra la vita e la fine nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Teramo, i medici hanno dovuto dichiararne il decesso cerebrale.
Una notizia che ha gettato Silvi nello strazio e nel silenzio, lasciando senza parole amici, familiari e concittadini. Sin dal primo momento le condizioni di Cristian erano apparse disperate. Lo scontro, avvenuto mentre percorreva la statale con la sua moto, gli aveva provocato lesioni gravissime. Trasportato d’urgenza in ospedale, è rimasto ricoverato in terapia intensiva fino all’ultimo respiro, circondato dall’affetto della famiglia e dal sostegno di chi, anche solo a distanza, pregava per lui.
Cristian era un ragazzo pieno di vita, conosciuto e benvoluto da tutti. Tifosissimo dell’Inter, aveva ricevuto nei giorni scorsi un videomessaggio speciale da parte del tecnico nerazzurro Simone Inzaghi, che, rispondendo all’appello lanciato dal padre del giovane, gli aveva inviato parole di forza e speranza. «Ciao Cristian, forza. Mi raccomando. So che non stai passando un bel momento, ma so anche che sei un grande tifoso dell’Inter e tutti noi ti aspettiamo qui a vedere un allenamento ad Appiano Gentile. Mettici tutta la tua forza, ti aspettiamo. E forza Inter», aveva detto l’allenatore in un messaggio che aveva commosso l’intero paese.
Nel frattempo, le forze dell’ordine proseguono con le indagini per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro. Fondamentale, in tal senso, è stato l’esame delle immagini di videosorveglianza presenti nella zona dello scontro: secondo quanto emerso, non ci sarebbero stati altri mezzi coinvolti né pirati della strada. Resta tuttavia lo strazio per una vita spezzata troppo presto, e il bisogno, da parte della famiglia, di comprendere ogni dettaglio di quanto accaduto.
Nei giorni successivi al sinistro, la madre di Cristian aveva lanciato appelli pubblici per ottenere chiarezza, mentre l’intera comunità parrocchiale di Santa Maria Assunta si era mobilitata con veglie di preghiera e momenti di raccoglimento in suo nome. Ora Silvi si stringe intorno alla famiglia Centi Calabrese in un abbraccio collettivo, mentre il nome di Cristian rimarrà nel cuore di chi l’ha conosciuto come simbolo di giovinezza, passione e speranza. I funerali saranno celebrati nei prossimi giorni, in quello che si preannuncia come un momento di profonda commozione per tutta la città.