Pietro Orlandi svela il nome del blogger indagato per favoreggiamento, lo offende e si becca una querela

Il fratello di Emanuela Orlandi ha menzionato il nome del blogger napoletano indagato dalla Procura di Roma, lasciandosi andare a un duro sfogo che gli è però costata una denuncia per diffamazione.

Pietro Orlandi svela il nome del blogger indagato per favoreggiamento, lo offende e si becca una querela

Si chiama Mario Barbato il blogger finito nel mirino della Procura di Roma per favoreggiamento nel caso di Emanuela Orlandi. Il suo nome è stato rivelato da Pietro Orlandi in un post sui suoi canali social. Mario Barbato, blogger napoletano ma residente nel Lazio, è accusato di aver taciuto alla magistratura importanti informazioni ricevute da una fonte anonima e che riguardano il caso della cittadina vaticana sparita a Roma nel 1983. 

Il blogger, molto noto e attivo sui social network, avrebbe scritto due post sul gruppo social “Vogliamo la verità su Emanuela Orlandi” che ha attirato l’attenzione della Procura di Roma che lo ha iscritto nel registro degli indagati, firmando un decreto di perquisizione della sua casa e la confisca del suo pc, nella speranza di trovare il nome della presunta testimone anonima che gli avrebbe fatto rivelazioni confidenziali.

Il blogger non è un volto nuovo per Pietro Orlandi, che ha commentato: “L’ho bannato ogni volta che potevo. Racconta falsità deliranti su di me, su mia sorella, dice che era incinta (quando è scomparsa aveva il ciclo ndr) e portata in Inghilterra. Ma che ne sa lui? Non l’ha mai conosciuta”-.

Pietro Orlandi si è però lasciato andare a uno sfogo particolarmente spinto contro il blogger: “Questo gran pezzo di merd* ( scusate il linguaggio) di Mario Barbato ma come si permette di parlare così di mia sorella? Ma che ne sa di lei, cosa faceva o non faceva? Qual’era la sua vita? Lui non l’ha mai conosciuta. Questo bastard* di Mario Barbato me le venisse a dire in faccia queste cose, ma non ha le palle per farlo perché è un verme in grado solo di strisciare. Mi dispiace per i suoi genitori che hanno messo al mondo una monnezza del genere. Ti auguro con tutto il cuore il peggio che la vita possa darti”. 

Una reazione spropositata che, però, stando a quanto appreso dall’avvocato del blogger, Luigi Tozzi, è costata a Pietro Orlandi una querela per diffamazione aggravata a mezzo stampa. Una denuncia che si associa a una querela che il Pietro Orlandi si è già beccato dall’avvocato di Vittorio Baioni, accusato di essere il carceriere che tenne segregata Emanuela Orlandi a Londra. Un’accusa però smontata dalla rivista Giallo, secondo cui quando Emanuela scomparve Baioni era in carcere. 

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