Il caso Emanuela Orlandi è uno dei più gravi fatti di cronaca che si siano mai verificati nel nostro Paese e soprattutto all’interno del Vaticano. La ragazza come si sa è scomparsa il 22 giugno 1983. Quel giorno la giovanissima stava tornando a casa dopo aver preso delle lezioni di musica e da allora di lei si è persa ogni traccia. Il fratello Pietro Orlandi continua a cercare la verità e diverse volte si è rivolto alle autorità vaticane.
Il caso continua a destare scalpore ancora al giorno d’oggi visto che è sempre al centro dell’attenzione mediatica. In particolare in queste settimane sta emergendo la figura di Sophie, una giovane cittadina francese che avrebbe rilasciato importanti dichiarazioni sul caso Orlandi al giornalista Gianluigi Nuzzi, che ne ha parlato su La Stampa. E su tali dichiarazioni, arrivate tramite mail, si sarebbe fatto riferimento a gravi fatti avvenuti dentro le mura vaticane.
I rapporti intimi con alti prelati e De Pedis
Secondo quanto si racconta su La Stampa e riferito dallo stesso Nuzzi pare che la mail arrivassero in certi giorni a cadenza quasi oraria. Tra i messaggi più importanti inviati al giornalista, Sophie fa riferimento al giorno della scomparsa di Emanuela Orlandi quando avrebbe visto una macchina con a bordo due uomini. Questi sarebbero stati monsignor Vergari, rettore della basilica di Sant’Apollinare e Enrico De Pedis come si sa storico boss della Banda della Magliana.
Dobbiamo precisare, per dovere di cronaca, che monsignor Vergari è già risultato assolutamnte estraneo ai fatti. Sophie avrebbe riferito che De Pedis avrebbe offerto un lavoro alla Orlandi, ovvero la realizzazione di una messa per monsignor Vergari. De Pedis sarebbe passato a prendere Emanuela dopo la lezione di musica, momento appunto dopo del quale della Orlandi si perdono le tracce. Nelle mail successive Sophie va ancora oltre raccontanto di orge all’interno del Vaticano.
Importante anche la dichiarazione di una fascicolo segreto che sarebbe custodito dal Vaticano. “Emanuela è al centro di un tabù . Le conseguenze per la Santa Sede, se venisse fuori la verità, sarebbero senza precedenti” – affermava Sophie nelle mail a Nuzzi. “Temo che stiano aspettando un ordine. È un modo per mettermi pressione? Ho paura di essere rapita. Vi prego, aiutatemi” – afferma in una mail Sophie alcune settimane dopo l’inizio della corrispondenza con Nuzzi. Le rivelazioni di Sophie se dovessero rivelarsi vere sarebbero davvero gravissime e secondo il suo pensiero la chiave del mistero sarebbe nel legame tra la scuola di musica e De Pedis. Vedremo se il Vaticano magari tramite il nuovo pontefice vorrà magari fare chiarezza su un caso che continua ad alimentare il dibattito nella pubblica opinione.