Litiga al bar per l’Inter, poi torna con la rivoltella: tensione e paura tra i clienti

Attimi di paura in un locale affollato dove un uomo di 50 anni ha improvvisamente estratto una rivoltella, poi rivelatasi una scacciacani priva del tappo rosso, e ha fatto fuoco tra la gente.

Litiga al bar per l’Inter, poi torna con la rivoltella: tensione e paura tra i clienti

Una lite scoppiata durante la semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona ha rischiato di trasformare una serata di sport in una disgrazia. È accaduto martedì scorso in un bar del centro di Balsorano, piccolo comune della Valle Roveto, dove un uomo di 50 anni, al culmine di una discussione con il titolare dell’attività, ha affrontato i presenti brandendo una rivoltella e arrivando persino a puntarsela contro la tempia. Secondo le testimonianze raccolte, tutto è iniziato per futili motivi: toni accesi, parole fuori posto e una discussione che sembrava essersi conclusa quando l’uomo, visibilmente alterato, ha abbandonato il locale.

Ma pochi minuti dopo, tra lo sconcerto generale, è rientrato nel bar con una rivoltella in mano, causando il fuggi-fuggi dei clienti, alcuni dei quali sono rimasti schiacciati nella calca. Uno di loro ha riportato lievi lesioni tentando di scappare. In quei momenti concitati, il 50enne ha anche rivolto la rivoltella verso sé stesso, alimentando la paura che potesse compiere un gesto estremo. Immediato l’intervento dei carabinieri della locale stazione, che hanno bloccato l’uomo senza che ci fossero ulteriori conseguenze.

La successiva perquisizione personale e dell’automobile ha portato al sequestro dell’arma: si trattava di una rivoltella scacciacani, priva però del tappo rosso che ne segnala l’inoffensività, rendendola indistinguibile da una rivoltella vera. Il 50enne è stato denunciato a piede libero per minacce aggravate e procurato allarme. Dalle prime ricostruzioni degli inquirenti, dietro il gesto si profilerebbe una situazione personale e familiare complessa.

Le autorità, in sinergia con i servizi sociali, stanno valutando la possibilità di fornire un supporto psicologico all’uomo, che successivamente ha espresso pentimento per quanto accaduto, spiegando che la sua reazione era stata dettata da una provocazione subita e da un periodo particolarmente difficile. La comunità di Balsorano, ancora scossa dall’episodio, si è stretta intorno ai titolari del bar e alle persone coinvolte, ma ha anche manifestato preoccupazione e solidarietà verso l’uomo, con l’auspicio che possa intraprendere un percorso di recupero e assistenza.

La vicenda ha riportato l’attenzione sulla fragilità sociale e sull’importanza della prevenzione nei confronti di comportamenti che, in determinate circostanze, possono degenerare rapidamente in situazioni pericolose.

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