Spara tre colpi di rivoltella nell’androne del condominio dell’ex compagna: 50enne arrestato e portato in cella

Per questi gravi reati, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pescara, Mariacarla Sacco, ha disposto la custodia cautelare nella casa circondariale nei confronti dell’indagato

Spara tre colpi di rivoltella nell’androne del condominio dell’ex compagna: 50enne arrestato e portato in cella

PESCARA – Spara tre colpi nell’androne del palazzo dell’ex compagna: arrestato 50enne per angherie e intimidazione aggravate.È finito nella casa circondariale con le pesanti accuse di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e intimida aggravata dall’uso di una rivoltella. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pescara, Mariacarla Sacco, ha infatti firmato un’ordinanza di custodia cautelare nella casa circodariale nei confronti di un 50enne residente a Bagnaturo, ritenuto responsabile di un gesto minatorio avvenuto lo scorso 26 aprile ai danni della sua ex compagna.

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Popoli, l’uomo si era recato nottetempo sotto l’abitazione della donna, incapace di accettare la fine della loro relazione. Una volta giunto nell’androne del condominio, avrebbe deflagrato tre colpi con una rivoltella scacciacani, urlando intimidazioni di farla fuori nei confronti della ex.

Un episodio che ha terrorizzato non solo la mal capitata, ma anche gli altri inquilini del palazzo, svegliati nel cuore della notte dal rumore degli spari e dalle urla.Immediato l’intervento dei carabinieri, che hanno avviato una ricostruzione dettagliata dei fatti attraverso le testimonianze dei residenti e ulteriori accertamenti. A seguito di una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, i militari della compagnia di Sulmona hanno sequestrato due rivoltelle scacciacani.

Non essendoci i presupposti per un arresto in flagranza, inizialmente il 50enne era stato denunciato a piede libero.Tuttavia, su richiesta del pubblico ministero Gennaro Varone, il gip ha ritenuto che vi fossero gravi indizi di colpevolezza e un concreto pericolo per l’incolumità della donna, la quale secondo il giudice si è vista costretta a modificare le proprie abitudini di vita per timore di nuove affronti. Da qui la decisione di applicare la misura cautelare più restrittiva.

L’uomo è stato dunque arrestato e trasferito nella casa circondariale di Pescara, dove è attualmente detenuto in attesa dell’interrogatorio di garanzia, previsto in rogatoria per questa mattina presso il tribunale di Sulmona. Le indagini proseguono per chiarire ulteriori eventuali episodi di crudeltà o ricatti precedenti. 

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