Un uomo di cinquantatré anni, residente a Frosinone, ma originario di Napoli, è finito indagato per favoreggiamento personale dalla Procura di Roma per aver taciuto alle autorità alcune informazioni importanti che riguardano la vicenda di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana sparita a Roma il 22 giugno 1983.
L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe pubblicato due post sulla pagina Facebook “Vogliamo la verità su Emanuela Orlandi” che riguardavano alcuni messaggi giunti al blogger, dopo un articolo pubblicato sui social dallo stesso blogger, da parte di una donna che si era firmata con le iniziali di L.C e che aveva rivelato al blogger di essere stata la segretaria di un ginecologo romano che aveva sottoposto a visita una ragazza, accompagnata da un uomo adulto, che confermava l’inizio di una gravidanza.
Secondo la presunta testimone oculare, quella ragazza era Emanuela Orlandi. La donna ha aggiunto che dopo l’affissione dei manifesti di Emanuela che riempirono Roma, il suo datore di lavoro, non identificato, le avrebbe ordinato di far sparire la cartella clinica che riguardava la visita di quella giovane ragazza.
La Ciociaria ha scritto che sono due i post del blogger finiti nel mirino della Procura di Roma che il 14 aprile ha firmato un ordine di perquisizione della casa dell’uomo e la confisca del computer, con lo scopo di riuscire a rintracciare a fantomatica donna, notificando nel contempo al blogger napoletano un avviso di garanzia. L’uomo ha dichiarato ai militari dell’arma di non aver dato peso a quei messaggi in quanto anonimi, ma il procuratore della Repubblica che si occupa appunto dell’inchiesta su Emanuela Orlandi, Stefano Luciani, vuole vederci chiaro in questa storia.
Nel frattempo, l’avvocato dell’uomo, Luigi Tozzi, ha chiesto un interrogatorio di garanzia davanti al pm per chiarire la posizione del blogger che da due anni si stava occupando della vicenda Orlandi e che, secondo la Procura romana, potrebbe essere venuto a conoscenza del probabile colpevole del mistero della cittadina vaticana. Sarà adesso compito del pm decidere se rinviare l’uomo a giudizio o archiviare tutto.