Salvatore, Massimo e Andrea perdono la vita nella strada affollata: confessa un 19enne

A Monreale, nella notte tra sabato e domenica, uno scontro ha causato il decesso di tre giovani: Salvatore Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli. Per il reato è stato fermato Salvatore Calvaruso, 19 anni, originario di Palermo.

Salvatore, Massimo e Andrea perdono la vita nella strada affollata: confessa un 19enne

È stato fermato un giovane di 19 anni per la sparatoria avvenuta nella notte tra sabato 26 e domenica 27 aprile a Monreale, alle porte di Palermo, che ha causato il decesso di tre ragazzi. Salvatore Calvaruso, originario di Palermo, è accusato di reato, porto abusivo e detenzione illegale di una beretta. Al momento è detenuto nel penitenziario Pagliarelli di Palermo, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.

Il provvedimento di fermo è stato eseguito dai carabinieri del Comando provinciale di Palermo su disposizione della Procura. Calvaruso, già noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti penali, avrebbe inizialmente reso dichiarazioni spontanee confessando di aver agito. Tuttavia, nel successivo interrogatorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

In un primo tentativo di depistaggio, il giovane si era presentato spontaneamente in caserma denunciando il furto del suo scooter, ma gli investigatori, attraverso le testimonianze raccolte e l’analisi dei filmati di videosorveglianza, sono riusciti a risalire al suo coinvolgimento diretto nel delitto.

Il pubblico ministero sottolinea come “le dichiarazioni autoaccusatorie rese dall’indagato appaiono pienamente riscontrate” dalle immagini delle telecamere. A rafforzare ulteriormente la posizione accusatoria vi è il ritrovamento degli occhiali da vista di Calvaruso proprio nella zona della sparatoria: un elemento considerato “oggettivo e individualizzante” che dimostrerebbe senza ombra di dubbio la sua presenza sulla scena del delitto.

Determinante per l’accusa è stata anche la testimonianza di un amico di Calvaruso. Secondo quanto emerge dal provvedimento di fermo, il giovane avrebbe prestato il suo scooter a Calvaruso la notte della vicenda. Successivamente, intorno all’una e mezza del mattino, Calvaruso si sarebbe recato a casa dell’amico chiedendogli di denunciare falsamente il furto del mezzo, confessando nel contempo di “aver combinato un macello“.

La  tremenda situazione si è consumata nel cuore di Monreale, in un contesto di grande affluenza di persone. Le strade erano particolarmente gremite per i preparativi legati alla festa del patrono, una delle ricorrenze più sentite dalla comunità locale.

I ragazzi che hanno perso la vita sono Salvatore Turdo, 23 anni, Massimo Pirozzo, 26 anni, e Andrea Miceli, 25 anni. Sono stati coinvolti nello scontro anche un ragazzo di 16 anni e un uomo di 33 anni, che secondo le prime ricostruzioni si sarebbero trovati casualmente sul luogo della vicenda senza prendere parte alla lite originaria.

Stando alle prime ricostruzioni, il movente dell’accaduto sarebbe riconducibile a una lite nata per futili motivi, forse un rimprovero o un battibecco. Le indagini proseguono serrate per chiarire se Calvaruso abbia agito da solo o se vi siano altri complici coinvolti nella vicenda.

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