In un’unica ondata di aggiornamenti rilasciati il 27 aprile 2025, Google ha potenziato tre dei suoi servizi più amati, trasformando traduzione, posta e intelligenza artificiale in esperienze ancora più ricche e integrate. Da Google Traduttore, che si evolve in un vero tutor linguistico con l’aggiunta del pulsante “Cerca”, al restyling in Material Design 3 di Gmail per iPhone e iPad, fino al restyling dell’interfaccia web di Gemini che mette in primo piano Veo 2 per la generazione di video da testo: ecco come Big G sta ridefinendo produttività, apprendimento e creatività su più piattaforme.
Google Traduttore diventa il tuo nuovo tutor linguistico: ecco la funzione “Cerca” che rivoluziona l’app
Nel panorama degli strumenti digitali per l’apprendimento delle lingue, Google Traduttore sta per fare un salto di qualità: non più solo traduzioni lampo, ma un vero e proprio ecosistema proattivo per studiare e approfondire. Il 27 aprile 2025 è stata avvistata nell’app Android una scorciatoia che farà felici studenti e viaggiatori: un pulsante “Cerca” affianco al tradotto, pronto a collegarti in un istante ai risultati di Google Ricerca nella lingua di destinazione. Android Authority ha sbloccato manualmente questa novità, mostrando come, toccando la “G” accanto al tasto “Copia”, si apra una finestra con pagine web, esempi d’uso e contesti reali per le parole appena tradotte.
La ricerca diretta trasforma Google Traduttore in uno strumento ibrido tra Dizionario 2.0 e piattaforma di apprendimento: ogni volta che traduci “book” in hindi, arabo o cinese semplificato, puoi subito leggere articoli, guide o forum in quella lingua, per capire sfumature e costruzioni idiomatiche. Il codice interno suggerisce due modalità di visualizzazione dei risultati: integrata nell’app o nel browser predefinito. In futuro, probabilmente, sarà l’utente a scegliere l’opzione preferita, ottimizzando il flusso di studio. Questa evoluzione segue il lancio della modalità “Practice”, pensata per esercizi guidati simili a Duolingo, e conferma l’intenzione di Big G di rendere Traduttore un alleato quotidiano non solo per tradurre, ma per imparare. Il supporto rapido alla ricerca contestualizzata arricchisce l’esperienza d’uso: chi studia lingue straniere potrà verificare esempi d’impiego, ascoltare pronunce autentiche e confrontare sinonimi, il tutto in un unico ambiente.
Gmail su iPhone e iPad si veste di Material Design 3: inbox più elegante e funzionale
Il 27 aprile 2025 Google ha rilasciato su iOS l’aggiornamento 6.0.250413 di Gmail, che porta un restyling completo in chiave Material Design 3. Aprendo l’app, l’occhio cade subito sulla barra di ricerca trasformata in un’ellisse elegante, che ricorda la Dynamic Island degli ultimi iPhone. Il pulsante “Componi” abbandona il classico cerchio rosso per diventare un rettangolo arrotondato con delicate sfumature blu, mentre il rosso storico di Gmail si limita a piccoli indicatori. La navigazione inferiore, qualora si utilizzino Chat e Meet, adotta “pillole” per segnalare la scheda attiva, sostituendo l’evidenziazione sull’icona: un dettaglio che rende l’interfaccia più pulita e moderna. I menu laterali di etichette e cartelle restano familiari, garantendo a power user e professionisti di non perdere un colpo nell’organizzazione delle email. Anche i tre puntini per le opzioni contestuali passano a disposizione orizzontale, alleggerendo la visualizzazione dei messaggi.
L’obiettivo di Google è chiaro: uniformare l’aspetto delle proprie app su tutte le piattaforme, riducendo la curva di apprendimento per chi passa da Android a iOS e viceversa. Con Material Design 3, le performance migliorano grazie a componenti standardizzati, mentre l’identità di brand si rafforza con un linguaggio visivo coerente. Mancano ancora Drive e Calendario, ma presto l’intero ecosistema Google su iPhone e iPad parlerà la stessa lingua di design.
Gemini desktop: Veo 2 in prima fila per creare video da testo
Anche Gemini, l’assistente AI di Google, ha ricevuto un restyling il 27 aprile 2025: nella versione web desktop, Veo 2 – lo strumento per generare video a partire da semplici descrizioni testuali – è stato spostato direttamente nella barra dei prompt, accanto a Deep Research e Canvas. Non più sepolto in un menu secondario, Veo 2 ora invita l’utente con l’indicazione “Descrivi il tuo video”, rendendo immediata la creazione di contenuti multimediali. Nel menu “plus” desktop, la voce “Immagine” si integra con “Carica file” e “Aggiungi da Drive” viene rinominata, mentre “Cartella codice” rimane invariata: un ordine che semplifica l’accesso agli strumenti avanzati. Su mobile, dove lo spazio è ridotto, Veo 2 si trova in un menu a comparsa, ma l’esperienza resta fluida.
Questo posizionamento strategico sottolinea l’importanza crescente dei video generati da AI: Google sta sperimentando sul web prima di portare le novità nelle app Android e iOS. La facilità di passare dalla scrittura del prompt alla produzione del video senza cambiare contesto migliora la produttività e stimola la creatività di marketer, insegnanti e content creator.