I carabinieri hanno arrestato quattro persone responsabili del decesso del giovane Mohamed Elsayed Elsharkawy, il 21enne preso a coltellate nella notte del 19 aprile ad Abbiategrasso. L’episodio si è verificato in via Fusé, ma pare che in quella stessa notte vi siano state più risse in quella strada del comune milanese.
Gli investigatori hanno potuto ricostruire quanto accaduto grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e ad alcune testimonianze date dai ragazzi presenti quella notte in via Fusé. Le zuffe sarebbero state tre, di cui hanno fatto parte diversi italiani e un gruppo di nordafricani. Per il 21enne la zuffa fatale è stata quella verificatasi in un locale del quartiere: purtroppo, nel corso della zuffa è apparso un coltello, che qualcuno ha maneggiato colpendo il 21enne.
C’è anche chi asserisce che il coltello fosse di proprietà del giovane colpito, che però non può difendersi visto che è deceduto. Il colpo, infatti, lo ha preso al centro del petto, causando traumi irreversibili. A trovare in fin di vita Mohamed Elsayed Elsharkawy è stato un passante che, notando la presenza del ragazzo coperto di sangue nel porticato di un edificio di via Fusé, ha chiamato subito i soccorsi.
Erano le 2 del mattino e il giovane era stato troppo tempo in quelle condizioni: trasportato urgentemente all’ospedale di Legnano, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, ma non è sopravvissuto.
La polizia ha scoperto l’identità del ragazzo grazie alle impronte digitali: il giovane era incensurato, ma aveva usato vari nomi in Italia. Pare che il motivo della zuffa fossero dei debiti per stupefacenti, corrispondenti a circa 600 euro. Le persone tratte in arresto dovranno rispondere del decesso del 21enne: si tratta di un 18enne, due ragazzi di 27 anni e uno di 30, tutti italiani. Tre di loro sono anche fratelli.