Raggirano un’anziana con il trucco del finto maresciallo, fermati sulla Statale 16 con soldi e gioielli

I carabinieri hanno fermato e arrestato due uomini nel territorio comunale di Castel di Sangro, sorprendendoli con addosso il bottino di una truffa appena consumata.

Raggirano un’anziana con il trucco del finto maresciallo, fermati sulla Statale 16 con soldi e gioielli

CASTEL DI SANGRO – Truffano un’anziana nelle Marche con la tecnica del “finto maresciallo”: arrestati sulla Statale 17 con contanti e gioielli nascosti nell’auto. Un’operazione condotta nella notte dai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro ha portato all’arresto di due uomini, rispettivamente di 28 e 38 anni, originari della Campania, ritenuti responsabili di una truffa ai danni di una donna di 83 anni residente nelle Marche.

I due sono stati intercettati durante un posto di blocco lungo la Statale 17, nel territorio comunale di Castel di Sangro, a seguito di una segnalazione da parte dei colleghi della compagnia di Ancona. A bordo della loro vettura, giudicata sospetta, i militari hanno proceduto a una perquisizione approfondita, sia personale che del mezzo. Durante il controllo sono stati rinvenuti ben 1.900 euro in contanti e 35 gioielli in oro e oggetti di valore, abilmente nascosti all’interno del filtro dell’aria dell’autovettura, nel tentativo di eludere eventuali controlli.

Gli accertamenti successivi hanno permesso di risalire all’anziana vittima, che solo poche ore prima aveva sporto denuncia, raccontando di essere stata contattata telefonicamente da un uomo che si era spacciato per un maresciallo dei carabinieri. Con il pretesto di un presunto incidente stradale in cui sarebbe rimasto coinvolto un suo parente, il falso militare aveva convinto la donna a consegnare ai due truffatori una somma di denaro e i suoi beni più preziosi, per “evitare conseguenze legali” al familiare.

Grazie al coordinamento tra le forze dell’ordine delle due regioni e alla rapidità dell’intervento, la truffa non è rimasta impunita. Su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona, Edoardo Mariotti, i due indagati sono stati condotti in carcere, dove resteranno in custodia in attesa dell’udienza di convalida.

L’episodio, l’ennesimo con lo stesso modus operandi, riaccende i riflettori sulla necessità di continuare a sensibilizzare la cittadinanza, soprattutto le persone anziane, sui rischi legati a queste truffe, sempre più sofisticate. I carabinieri raccomandano di non fidarsi di telefonate sospette e di contattare sempre il 112 per ogni dubbio o richiesta d’aiuto. 

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