Fabio Fazio, multata per 100mila euro l’azienda dolciaria che aveva salvato dal fallimento

Secondo le accuse la società è stata multata in quanto per i suoi prodotti al cioccolato usava prodotti indicati come Dop-Igp che però in sede di controllo da parte dei Carabinieri non sono risultati tali.

Fabio Fazio, multata per 100mila euro l’azienda dolciaria che aveva salvato dal fallimento

Guai per il conduttore Fabio Fazio, adesso finito nel mirino anche del Codacons che preannuncia una causa in arrivo. Infatti secondo quanto appreso dalla stampa nazionale, in particolare dal quotidiano La Verità, l’azienda Dolcezza di Riviera con sede in Varazze, salvata dal fallimento proprio dal conduttore insieme alla moglie Gioia Selis, è stata multata per circa 100mila euro dall’Autorità Giudziaria per uso di prodotti non conformi alle denominazione Dop-Igp. L’azienda produceva prodotti al cioccolato dove affermava in etichetta di usare pistacchio verde di Bronte Dop, nocciole tonde di Giffoni Igp e sale marino di Trapani.

Ad un controllo dei Carabinieri del Reparto Tutela agroalimentare di Torino effettuato il 23 febbraio 2024 i prodotti utilizzati non sono risultati gli stessi presenti in etichetta. In particolare i militari hanno riscontrato l’utilizzo di prodotti differenti come ad esempio pistacchi siciliani e nocciole piemontesi, che non sono affatto prodotti con denominazione Dop-Igo. A seguito di ciò ai Carabinieri non è restato altro che adempiere agli obblighi di legge, sanziondo l’azienda

Multa da 100mila euro

Come detto l’azienda in questione era stata salvata dal conduttore e giornalista Fabio Fazio, dalla moglie e da altri due imprenditori della ristorazione. Per dovere di cronaca dobbiamo precisare che attualmente amministratore delegato dell’azienda è Alessia Parodi e Fazio non è più presidente dal 29 febbraio 2024.

Assieme alla sanzione i Carabinieri hanno posto sotto sequestro 1.198 confezioni di cioccolato e praline con le etichette mendaci aventi valore commerciale di 18.632 euro e un peso di 137, 92 chilogrammi. Al macero, invece, come riferisce la testata giornalistica Open, sono finite 5.400 etichette destinate a uova pasquali.

La società commercia tali prodotti sotto il marchio Lavoratti. Inoltre la multa effettiva pagata è stata di 62.400 euro in quanto la società ha pagato subito la sanzione amministrativa comminata dall’Autorità Giudiziaria. Come detto adesso il Codacons nella persona del presidente Carlo Rienzi oltre a fare causa, invita i consumatori che hanno acquistato tali prodotti a chiedere il risarcimento all’azienda.

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