Bergamo, l’appello di una madre: "Mio figlio colpito fuori da un locale in via Baschenis. Chi ha visto, parli"

Secondo quanto riferito dalla madre, il ragazzo è stato colpito con calci e pugni dopo essere intervenuto per placare gli animi durante una discussione fuori da un locale di via Baschenis.

Bergamo, l’appello di una madre: "Mio figlio colpito fuori da un locale in via Baschenis. Chi ha visto, parli"

Andrea, 18 anni, residente a Redona, aveva appena ricevuto una borsa di studio e si preparava a partire per gli Stati Uniti. Mercoledì 16 aprile 2025 aveva deciso di celebrare questo traguardo con alcuni compagni di scuola, trascorrendo la serata in un locale di via Baschenis, a Bergamo. Ma ciò che doveva essere un momento di gioia si è concluso con un ricovero d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Il giovane è stato vittima di un brabaro affronto avvenuto intorno alle tre del mattino, all’esterno del locale.

È stato colpito con crudeltà al volto e all’addome, riportando diversi traumi, in particolare alle mandibole e alla testa, oltre a numerose contusioni. Sarà necessario un intervento chirurgico, mentre la prognosi supera i venti giorni. A raccontare l’accaduto è la madre, Paola Falconi, che ha sporto denuncia alle autorità. «Andrea si trovava con i suoi amici quando, fuori dal locale, un gruppo di ragazzi ha iniziato a spintonare un suo compagno. Mio figlio, a voce, ha tentato di calmare la situazione spiega ma proprio in quel momento è stato affrontato da uno degli individui presenti nel gruppo».

Secondo la ricostruzione fornita da Andrea, il nemico sarebbe un ragazzo “di colore”, dettaglio che la madre sottolinea «al solo fine di facilitarne l’identificazione», alto circa un metro e ottanta. Il giovane lo avrebbe colpito con pugni in pieno volto, facendolo cadere a terra, per poi continuare a infierire con calci all’addome. Il branco secondo il racconto era composto da quattro persone, descritte come stranieri, che stavano litigando tra loro prima dell’affronto. Andrea, pur ferito, è riuscito a contattare le forze dell’ordine, che sono giunte sul posto insieme ai sanitari del 118, trasportandolo al pronto soccorso. «Mio figlio è stato colpito con accanimento.

I referti parlano chiaro», dice la madre con voce spezzata dalla rabbia e dalla paura. Dure le parole anche contro la gestione della sicurezza all’esterno del locale: «I buttafuori mi hanno detto di non poter intervenire perché l’affronto è avvenuta in un’area fuori dalla loro competenza. Ma mi chiedo: perché non hanno almeno chiamato la polizia?». Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona sono ora al vaglio degli investigatori, che stanno cercando di ricostruire con esattezza quanto accaduto e di risalire all’identità degli nemici. Nel frattempo, Paola Falconi ha lanciato un appello, anche attraverso i social: «Se qualcuno ha visto una banda nella zona tra le tre e le quattro del mattino, mi contatti. Ogni dettaglio può essere utile».

L’appello è stato raccolto anche dal sito teramano I Due Punti, diretto dal fratello della donna, Giancarlo Falconi, che ha rivolto un invito «al popolo civile bergamasco affinché si mobiliti, diffonda la notizia e faccia rete contro ogni forma di crudeltà». Andrea ora si trova in ospedale, in attesa dell’intervento chirurgico. La sua famiglia, feriti e scossa, spera che la verità venga presto a galla. «Mio figlio ha agito con coraggio e senso di responsabilità. Non può essere lasciato solo. Chi sa, parli». 

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