Dopo giorni di apprensione e ricerche senza sosta, è arrivata la conferma che nessuno avrebbe voluto ricevere. Martino Caldarelli, 48 anni, scomparso nel pomeriggio di venerdì scorso da San Pietro di Isola del Gran Sasso, è stato ritrovato senza vita nella notte tra domenica e lunedì. Il corpo è stato rinvenuto all’interno di un invaso artificiale, nascosto tra la fitta vegetazione delle campagne vibratiane, in una zona particolarmente impervia tra i comuni di Sant’Omero e Nereto.A condurre al disperato ritrovamento sono stati alcuni elementi emersi nel corso delle indagini, avviate subito dopo la denuncia di scomparsa presentata dai familiari sabato mattina.
In particolare, aveva fatto riflettere la traccia lasciata dal cellulare di Martino, che nella giornata di venerdì aveva agganciato una cella telefonica proprio nella zona della Val Vibrata, per poi risultare spento definitivamente. Da quel momento, ogni tentativo di contatto si era rivelato vano.I rilievi eseguiti dalla sezione scientifica del Reparto Operativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Teramo sul luogo del ritrovamento hanno purtroppo confermato i sospetti più gravi sul corpo dell’uomo sono state riscontrate contusioni da arma da taglio, lasciando ipotizzare con crescente concretezza l’ipotesi di delitto.
Le indagini sono ora in mano alla Procura, che ha già disposto l’esame autoptico per chiarire con esattezza le cause del decesso. L’incarico al medico legale potrebbe essere conferito già nella giornata odierna.Secondo quanto ricostruito finora, Martino si era allontanato dalla propria abitazione intorno alle 14:30 di venerdì, alla guida della sua Fiat Panda rossa, dichiarando alla madre che si sarebbe recato in palestra a Val Vomano. Ma in palestra non è mai arrivato, e da quel momento si è dissolto ogni contatto.
A lanciare per primo l’allarme era stato il fratello maggiore, che abita nello stesso edificio della madre e di Martino. Da quel momento si era messa in moto la macchina delle ricerche, che ha coinvolto forze dell’ordine, soccorritori e numerosi volontari, ma l’epilogo si è rivelato disperato.Martino Caldarelli, attualmente disoccupato, era il penultimo di cinque fratelli.Dopo la perdita del padre, avvenuta circa dieci anni fa, viveva insieme alla madre, alla quale era profondamente legato. In paese lo descrivono come una persona riservata, sensibile, con una forte passione per la musica. In passato, infatti, aveva svolto anche attività da DJ in feste ed eventi locali.
La notizia del suo decesso ha profondamente colpito l’intera comunità di Isola del Gran Sasso, che in questi giorni aveva seguito con ansia l’evolversi della vicenda, stringendosi attorno alla famiglia. Ora, oltre allo strazio, resta la necessità di fare piena luce su quanto accaduto. Le indagini proseguono serrate per ricostruire gli ultimi contatti avuti da Martino e per individuare eventuali responsabilità.