Treviso, bollette alte e pochissimi fedeli: la chiesa diventerà un complesso residenziale

La comunità di Fontanelle si prepara a salutare un pezzo della propria storia, con la consapevolezza che il tempo impone talvolta scelte difficili, ma necessarie.

Treviso, bollette alte e pochissimi fedeli: la chiesa diventerà un complesso residenziale

Un luogo di culto costruito per avvicinare la comunità, oggi destinato a scomparire. A Fontanelle, in provincia di Treviso, la parrocchia di San Pietro Apostolo ha deciso di mettere in vendita la chiesa situata in via Papa Giovanni XXIII, a pochi passi dal municipio. Una scelta dolorosa ma inevitabile, come ha spiegato il parroco don Ezio Segat, a causa di una combinazione di fattori: il crollo della partecipazione dei fedeli, i costi crescenti per la manutenzione e le bollette energetiche sempre più pesanti.

La notizia è stata ufficializzata durante due incontri pubblici con i parrocchiani, dove non sono mancate perplessità e qualche voce di dissenso. Tuttavia, le opposizioni sono rimaste minoritarie, di fronte all’evidenza di una situazione ormai insostenibile. “Se davvero ci fosse stato affetto verso quest’edificio, lo avremmo visto dalle presenze alle messe. Che invece non ci sono”, ha dichiarato con amarezza don Ezio in un’intervista.

La chiesetta di via Papa Giovanni XXIII era stata costruita oltre cinquant’anni fa con lo scopo di offrire un luogo di culto più vicino ai residenti lontani dalla chiesa parrocchiale centrale. Per anni ha rappresentato un punto di riferimento spirituale e comunitario, ma il tempo e i cambiamenti sociali ne hanno svuotato la funzione originaria. Oggi, alle messe non partecipa quasi nessuno, e mantenere viva la struttura si è trasformato in un impegno economico che la parrocchia non può più sostenere.

Oltre alla scarsissima partecipazione, un altro motivo cruciale alla base della decisione è di natura economica: la parrocchia ha bisogno urgente di risorse per completare importanti interventi di restauro nella chiesa monumentale di San Pietro. Si tratta di lavori impegnativi che comprendono il risanamento della struttura, la messa in sicurezza e il recupero di opere d’arte e tele di valore storico. I costi, come ha sottolineato il parroco, sono elevati e richiedono scelte coraggiose.

Il futuro dell’edificio sembra già tracciato. Le trattative con un potenziale acquirente, una società immobiliare, sono in fase avanzata. La posizione della chiesa rende l’area particolarmente interessante dal punto di vista edilizio. Il progetto in discussione prevede la realizzazione di un complesso residenziale, con appartamenti, spazi verdi e parcheggi, in linea con le normative urbanistiche vigenti.

 

Continua a leggere su Fidelity News