Attimi di autentico terrore si sono vissuti intorno alle 20.45 di sabato 5 aprile all’interno del ristorante “Joseph”, in via Accursio a Roma. Un uomo di mezza età, intento a cenare con la moglie, ha improvvisamente iniziato a mostrare segni evidenti di soffocamento: un boccone di carne gli era andato di traverso, ostruendogli le vie respiratorie e impedendogli di respirare.
La situazione è apparsa subito molto grave: il panico si è diffuso tra i presenti, mentre il malcapitato, visibilmente in difficoltà, annaspava cercando aria. È stato solo grazie alla presenza fortuita del dottor Stefano Colelli, direttore della centrale operativa del 118 di Foggia e medico rianimatore, che il peggio è stato evitato.
Era proprio davanti a me”, racconta il dottor Colelli a FoggiaToday, “sono intervenuto immediatamente, ho compreso subito la gravità della situazione e gli ho praticato la manovra di Heimlich. Per fortuna ha funzionato: l’uomo è riuscito a espellere il pezzo di carne che gli stava bloccando le vie aeree”.Il gesto del medico ha salvato una vita e ha mostrato con chiarezza quanto sia fondamentale saper intervenire in situazioni di emergenza. Nessuno tra gli altri clienti si è mosso per aiutare, probabilmente per paura o mancanza di preparazione.
Salvare una vita non ha prezzo”, ha dichiarato emozionato il dottor Colelli, “quando quell’uomo mi ha abbracciato per ringraziarmi, ho provato una sensazione indescrivibile. Sono momenti che ti restano dentro per sempre”.Il medico ha colto l’occasione per lanciare un appello importante: “Tutti dovrebbero partecipare a un corso di Basic Life Support.
Sapere cosa fare nei primi minuti può davvero fare la differenza tra la vita e la morte”.Grazie alla prontezza e all’esperienza del dottor Colelli, una serata che rischiava di trasformarsi in un incubo ad occhi aperti si è conclusa con un lieto fine e una preziosa lezione per tutti: imparare a salvare una vita è un dovere civile che può trasformare chiunque in un eroe.